Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano si erge tra il mare della Toscana e la pianura dell'Emilia Romagna, con un crinale che scorre sul filo dei 2000 metri. Il Parco vanta qualità naturalistiche e ambientali uniche, oltre che una cultura millenaria protetta nella memoria dei luoghi e delle persone che ancora li abitano.
In Lunigiana, come in altri territori, le tradizioni, il folklore e gli antichi mestieri di pastori, boscaioli e contadini hanno contribuito al caratteristico paesaggio d’Appennino e sono state il collante fra le persone ed il territorio, raccontato dalla pietra secolare di borghi, castelli, chiese, pievi e maestà.
In questo senso, le “Porte del Parco" sono luoghi d’eccellenza, con nome e funzione ben precisa, che invitano a leggere, conoscere e apprezzare i tanti significati naturali, culturali e scientifici del Parco Nazionale. Inoltre, prevedono la sosta sicura per le auto, acqua potabile, tavoli con panchine e illuminazione notturna.
Nei secoli intorno all’anno Mille, un ricco sistema di pievi e castelli punteggia il territorio dell'Appennino. Le pievi, testimoni della profonda storia religiosa e civile, erano edifici di culto e popolo dei fedeli, collocate nei luoghi più suggestivi, in posizioni panoramiche e strategiche lungo le antiche vie di pellegrini e mercanti.
La Porta delle pievi è quella di Santo Stefano di Sorano a Filattiera, sulla s.s. 62 della Cisa, situata al centro della Lunigiana, lungo l'antichissimo percorso della Via Francigena, luogo archeologico e spirituale. Unica per la superba struttura a tre absidi (XI sec.), conserva ancora un bellissimo esemplare di Statua Stele.
Il borgo antico di Licciana ha tutti i tratti tipici dei borghi del territorio e del Parco: un'origine antichissima, un reticolo di stretti vicoli a volte in galleria lungo un tratto di quella che era l'antica Via di Linari, edifici in pietra dai profili austeri e botteghe antiche e contemporanee al tempo stesso.
Come altri luoghi nel Parco, da qui è passata la storia italiana del Risorgimento che ha dato a Licciana il suo secondo nome: Nardi, come Anacarsi Nardi, nativo di Apella di Licciana (dove ha sede il centro visita del Parco) martire nel Vallone di Rovito insieme ai fratelli Bandiera.
Comano è ubicato nell’Alta Valle del torrente Taverone, ai confini con la Regione Emilia Romagna.
Il territorio è tipicamente montano con vette che oltrepassano 2.000 metri. Numerosi sentieri sono adatti al trekking, escursioni a cavallo o mountain bike mentre i torrenti e piccoli laghi sono adatti alla pesca della trota.
Il paese di Comano porta la tradizione dell'allevamento di cavalli e l'omonima fiera che ha dato vita al grande centro equestre e teatro. Qui, il Passo di Lagastrello è crocevia naturale delle antiche strade e ippovie d'Appennino: cavalli, asini e muli sono stati per secoli i mezzi di trasporto di uomini e merci.
Dalla sommità del Monte Giogo, a 1600 metri di altitudine, a Comano, la Porta del Cielo domina un panorama infinito a 360°.
Qui, tra cielo e mare, la porta racconta di tutti i paesaggi dei Parchi di mare e di Appennino accanto alle parabole di una struttura militare dismessa da dove lo sguardo spazia verso il Passo della Cisa, le Apuane, la Val di Magra, per fondersi poi con il mare.
Una piazza in marmo apuano e arenaria dove al centro sgorga l'acqua di una fontana: l'ultima grande opera di Pietro Cascella è il simbolo dei tre sistemi naturali di Appennino, Apuane e Mar Ligure.
La piazza a Rometta, Comune di Fivizzano, è concepita e strutturata per ospitare i conviviali momenti del mercato locale e il punto informazioni è anche vendita di tipicità enogastronomiche lunigianesi e dei tre Parchi.