La grande quantità di reperti di età longobarda ritrovata a Fiesole si spiega con l’importante ruolo strategico che la cittadina era tornata a rivestire alla fine dell’impero Romano a partire dalla guerra greco-gotica. Posta sulle colline dominanti la valle dell’Arno, in prossimità dei passi appenninici, fu poi un’importante piazzaforte longobarda.
La fondazione della cattedrale di San Romolo segnò, poi, ai primi dell’XI secolo, dopo un momento critico nella storia di Fiesole, la volontà di rinascita della cittadina, fortemente propugnata dal vescovo Jacopo il Bavaro. Una visita alla cattedrale è un modo per comprendere i legami dell’insediamento medievale con i periodi precedenti, scoprendo, al contempo, gli aspetti più originali dell’edificio e del suo culto.
Firenze, nota come la culla del Rinascimento, è anche la città delle libertà comunali, alla cui costruzione contribuirono particolarmente le corporazioni delle arti e dei mestieri, alle quali va attribuita gran parte del merito per lo straordinario sviluppo economico che permise a Firenze di diventare una delle più ricche e potenti città del medioevo europeo. Gli antichi palazzi sedi delle arti e, a volte, anche gli edifici vicini conservano ancora gli stemmi dell’arte.
Un percorso nel centro cittadino consente di individuare le antiche sedi delle corporazioni più importanti, mentre nella vicina orsanmichele, si possono riconoscere le statue dei santi protettori di ciascuna di queste arti.
Nella visita a Palazzo Vecchio si possono scoprire le tracce del passato medievale nelle sale degli attuali Quartieri monumentali. È così possibile ricostruire funzioni e caratteri degli ambienti pubblici e privati – come le stanze nelle quali abitavano i Priori delle arti durante i due mesi del loro incarico di governo – fino all’avvento dello stato ducale nel XVi secolo.
Calenzano è terra di grandi famiglie come i Lamberti ed i Cavalcanti, gli Scali e i Della Tosa, famiglie spesso in lotta tra di loro ed avversarie sui campi di battaglia di Montaperti e campaldino. Un itineriario alla scoperta delle vicende vissute da una comunità di un castello medievale attraverso i suoi abitanti (il mercante, il contadino, il cavaliere, il monaco ecc.) e le attività caratterizzanti la comunità stessa (tessitura, ceramica, lavorazione della pietra) con l’ausilio di modelli in scala del Museo del Figurino Storico, infatti i ragazzi verranno coinvolti nell’esercizio degli antichi mestieri e nelle attività quotidiane di un tempo che fu.
All’inizio del Trecento, Firenze contava già sei grandi ospedali che offrivano assistenza ai poveri, ai mendicanti e ai pellegrini, oltre ad una rete di confraternite e altri enti assistenziali minori. Al Museo degli Innocenti viene presentata questa “città dell’accoglienza” attraverso opere d’arte collegate ad alcuni degli enti operanti nella Firenze medievale. Per la città ci sono altre sedi di alcune istituzioni di carità presenti nel Medioevo e, in alcuni casi, attive ancora oggi. Le confraternite della Misericordia, del Bigallo e di Orsanmichele.