Tra la Valdelsa e la Valdicecina si trovano numerosi siti che testimoniano da un lato la vocazione industriale di questi luoghi, dall’altro le attività volte a riqualificare i centri urbani grazie ad interventi di noti architetti e progettisti. Gli itinerari non convenzionali che esplorano questi luoghi rappresentano un’esperienza da non perdere per scoprire un territorio sorprendente, di cui il maggior centro è Colle Val d’Elsa.
Passeggiando nella parte bassa di Colle Val d’Elsa si incontra Piazza Arnolfo, uno dei suoi luoghi principali, intitolata al celebre architetto e urbanista colligiano Arnolfo di Cambio, punto di partenza ideale per gli itinerari di trekking cittadino. Qui si cammina su una vera e propria opera d’arte: la piazza – come tutta l’area circostante – è stata protagonista di un progetto di rigenerazione a cui hanno partecipato nomi internazionali dell’architettura, come Daniel Buren e Jean Nouvel.
A quest’ultimo si deve anche l’impianto di risalita che collega Colle Bassa al “Baluardo”, l’imperdibile terrazza panoramica da cui si accede alla parte più antica del borgo; proprio nel tunnel che porta all’ascensore – un tempo rifugio antiatomico della II Guerra Mondiale – si trova un’opera di arte contemporanea dal grande valore: la Red Girl di Kiki Smith.
A pochissima distanza da Piazza Arnolfo ci si imbatte in un edificio dall’architettura insolita: si tratta della Banca Monte dei Paschi di Siena che porta la firma di Giovanni Michelucci, tra i più noti architetti italiani del XX secolo.
Medievale nella parte alta e moderna in quella bassa, Colle Val d’Elsa ha anche una spiccata anima industriale che si è sviluppata nei secoli grazie alle “gore”, i canali che permettevano di portare l’acqua alle prime attività: le vecchie cartiere che un tempo lavoravano a pieno ritmo si possono ancora osservare con un bel itinerario archeologico-industriale. Da non perdere sono le botteghe dove il fuoco plasma la materia, in un processo dal fascino artigiano indescrivibile: il cristallo di Colle Val d’Elsa è un’eccellenza a livello nazionale e internazionale, con una produzione di grande rilievo esportata in tutto il mondo. Al cristallo è dedicato l’omonimo museo e alcuni lavori di arte contemporanea, come le persiane di Alessandra Tesi che si affacciano su Piazza Arnolfo.
Costruzioni di spicco legate all’architettura contemporanea o a progetti di rigenerazione urbana si trovano anche in Valdicecina, dove la geotermia crea paesaggi suggestivi circondati da vapori sulfurei. Qui è possibile visitare il villaggio industriale di Larderello a Pomarance o la Cappella dei Lagoni di Sasso Pisano, entrambi ad opera di Michelucci, oppure si può scegliere di ammirare la cascata di sale progettata da Pier Luigi Nervi per il magazzino che si trova a Saline di Volterra, dove si produce il sale più puro d’Italia.
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