Un fazzoletto di terra stretta tra il mare e le Alpi Apuane; a due passi dalla Lunigiana, la Riviera Apuana si presenta davanti ai nostri occhi con un panorama unico al mondo, caratterizzato delle cave di marmo. Attorno al marmo ruota la produzione artigianale del territorio che racchiude Massa e Carrara. Anche i prodotti gastronomici hanno un legame con questo elemento, ad esempio il celebre Lardo di Colonnata IGP, pasto abituale dei cavatori.
Il territorio di Carrara è universalmente riconosciuto come la capitale mondiale dell’estrazione e lavorazione del marmo. A sorprenderci qui è infatti il lavoro nelle cave: attraverso strade impervie ci avviciniamo al cuore della montagna, un luogo fatto di sudore e sacrificio ma anche di paesaggi eccezionali. Qui si escavano più di 40 diverse qualità di marmi, tra bianchi statuari, bianchi venati, bardigli, cipollini e colorati.
All’attività estrattiva segue quella creativa. La Riviera Apuana ha una fitta rete di laboratori artigianali in cui il marmo viene tagliato, “modellato” e scolpito per diventare elemento decorativo utilizzato di frequente nell’arredo urbano, nell’edilizia, nell’arredamento e nell’oggettistica.
Molto interessante a questo proposito anche il Museo Civico del Marmo, istituito nel 1982 allo scopo di documentare e valorizzare la cultura locale. La collezione si compone di strumenti per l’escavazione, la misurazione e il taglio del marmo. Nel giardino del museo ci sono invece veicoli che venivano utilizzati per il trasporto dei pesanti blocchi, come una locomotiva a vapore e un vagone della ferrovia.
Colonnata è un piccolo borgo che sorge su uno sperone roccioso ai piedi delle Alpi Apuane. È famoso in tutto il mondo per il lardo che vi si produce, un’eccellenza davvero unica. Questo prodotto delizioso viene fatto stagionare nelle conche di marmo che garantiscono impermeabilità, traspirazione e abbondanza di carbonato di calcio. Le conche più apprezzate sono di marmo compatto a grana fine, estratto nelle cave dei Canaloni. Ciascuna conca viene preventivamente strofinata nella parte interna con aglio, riempita con strati alternati di lardo e una miscela costituita da sale marino naturale, pepe nero macinato, rosmarino e aglio freschi. I recipienti vengono poi chiusi e il contenuto riposa per almeno sei mesi.
Un tempo il lardo era il companatico dei cavatori che lo affettavano sottile per mangiarlo tra due fette di pane. Spesso poi veniva accompagnato da cipolla cruda e pomodori, il tutto da gustare con un bicchiere di vino.
A questo proposito, c'è un prodotto molto apprezzato in Riviera Apuana, realizzato in particolare nelle colline massesi: si tratta del Vino di Candia DOC dei Colli Apuani, sia secco che amabile.
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