Conoscete Signa? Alcuni potrebbero ricordare il suo ruolo nel film di Gianni Schicchi, scritto da Giacomo Puccini. In questo articolo vi diamo alcuni consigli per visitare questa città, situata all'incrocio di tre importanti fiumi toscani - l'Arno, il Bisenzio e l'Ombrone Pistoiese - e sede di una lunga tradizione artigianale.
L'oggetto artigianale più conosciuto di Signa è senza dubbio il cappello di paglia, a cui è dedicato anche il museo di Domenico Michelacci. Quest'ultimo era un intraprendente uomo del XVIII secolo, tra i primi a investire nella paglia per essere utilizzata nella tessitura. L'idea di Michelacci ha fatto sì che l'area fiorentina diventasse la prima area dell'Occidente a produrre cappelli di paglia di alta qualità, suscitando l'attenzione di clienti facoltosi in tutto il mondo.
Il museo presenta una ricca collezione di cappelli dei primi anni del Novecento e degli anni '70. Un'ulteriore sala si concentra interamente sulle varie macchine e strumenti utilizzati per lavorare manualmente la paglia.
Come testimonia la lunga storia della produzione di cappelli di paglia, il paesaggio naturale di Signa è una parte cruciale della sua identità. Una delle destinazioni più popolari sia per i residenti che per i visitatori è il Parco del Renai, protetto dal WWF e un luogo facile da raggiungere, adatto alle famiglie per respirare aria fresca.
Troverai una marea di servizi e attività da fare - un lago, area pic-nic e sentieri per passeggiate a piedi o a cavallo. Si può prendere una barca o una bicicletta per un giro o giocare a beach volley; se cerchi relax, ci sono sedie a sdraio in riva al lago, un bar e un ristorante completi, piscine ben attrezzate, una pizzeria e persino un campo da minigolf.
Vieni da Firenze? Per raggiungere Signa, puoi utilizzare la macchina, oppure puoi prendere la bicicletta e percorrere appena 11,09 km! Tra i parchi delle Cascine e quello dei Renai, infatti, si snoda un sentiero pianeggiante, adatto anche ai bambini.