Quello della Garfagnana e Media Valle del Serchio è un territorio dove la natura cresce rigogliosa e si inerpica sulle Apuane lungo le vecchie mulattiere, chiedendo di essere esplorata a piedi o in mountain bike. I principali cammini storici, testimoni dello scorrere dei secoli, sono ancora oggi mete dal fascino indiscusso, ideali per delle giornate outdoor. Tra questi, l'itinerario della Linea Gotica permette di calarsi nel passato più recente e visitare i luoghi che hanno visto svolgersi la II Guerra Mondiale.
La Linea Gotica era il nome dato al sistema tedesco di fortificazioni che tagliava l'Italia in due: il tracciato originale partiva da Cinquale, frazione di Montignoso, attraversava la Toscana e, scavallando gli Appennini, terminava a Pesaro. Non si trattava di una semplice "linea" difensiva, ma di una serie di postazioni, bunker, gallerie e camminamenti identificati in una fascia di territorio che andava dai 15 ai 40 km.
Proprio in Garfagnana e Valle del Serchio si trovano due differenti tracciati della Linea Gotica: uno nella parte più meridionale e uno più a nord, dove gli scontri si fecero più duri: quest’ultimo è perfetto per un’immersione totale nella storia, ripercorrendo le battaglie fra i tedeschi e gli Alleati.
Borgo a Mozzano, conosciuto per il Ponte della Maddalena o Ponte del Diavolo, è il primo comune della Valle del Serchio dove gli scontri del '900 hanno lasciato delle tracce. Grazie ad un attento lavoro di preservazione e valorizzazione del patrimonio storico, le gallerie, i bunker e le fortificazioni, per non parlare del muro anticarro, sono oggi una meta particolarmente suggestiva per gli appassionati di questo turbolento periodo storico, a cui si aggiungono i reperti e i documenti conservati nel Museo della Memoria.
Da Borgo a Mozzano partono inoltre numerosi itinerari che collegano il paese alle località di Barga e Gallicano, scenari degli scontri, così come altri percorsi che conducono ai bunker più alti di Anchiano o alle fortificazioni di Via Lodovica e del Colle delle Coste.
Barga divenne uno dei capisaldi della Linea Gotica e delle lotte partigiane quando le truppe tedesche si ritirarono da Borgo a Mozzano.
Seguendo il segnavia CAI B2, dal paese si arriva in breve tempo alla frazione di Sommocolonia, teatro di cruente battaglie fra le truppe nemiche e la Resistenza. L’itinerario non può prescindere dal visitare la Rocca alla Pace, testimone dei bombardamenti che devastarono la zona, e il Museo alla Pace che espone, con cura e attenzione, una parte dell'arsenale militare utilizzato durante la guerra.
Nella vicina località di Monticino, un monumento ai partigiani commemora gli uomini che con coraggio sostennero l'urto della carica tedesca e ne rallentarono l'avanzata.
Bunker, gallerie e camminamenti nascosti dalla vegetazione intorno a Molazzana necessitano di una guida per essere riconosciuti: qui la morfologia del territorio ha permesso alle milizie tedesche di nascondere alla vista i presidi difensivi, e ancora oggi risulta difficile accorgersi della loro presenza. La scoperta della Linea Gotica di Molazzana passa anche dall'omonimo museo, dove sono conservati reperti, documenti e foto d'epoca.
L'ultimo fronte della Linea Gotica nel territorio della Garfagnana e Valle del Serchio era rappresentato dalla fascia che comprende i borghi di Fosciandora e Castelnuovo in Garfagnana, fino ad arrivare a Piazza al Serchio. In questi luoghi, gli ultimi ad essere liberati dagli Alleati, gli scontri furono molto duri: paesi come Castelnuovo furono annientati dai bombardamenti.
Come in tutta la zona, qui si conserva la memoria degli eventi con orgoglio e attenzione, per non dimenticare chi diede la vita per salvare la patria.
Per scoprire ogni chilometro della Linea Gotica in Garfagnana è possibile seguire anche l’itinerario lungo il presidio meridionale che parte da Seravezza e conduce, passo dopo passo, sulle orme delle storia.
Per saperne di più:
Museo e Rocca di Sommocolonia