La storia del Carnevale e quella della comunità LGBTQ+ sono da secoli collegate da un filo sottilissimo. Questa festa in passato era l’unico momento dell’anno in cui tutti potevano vestire i panni di un alter ego e molti potevano vivere per un giorno il proprio io, senza timori.
Nella storia del Carnevale di Viareggio ci sono testimonianze di come questa festa sia un momento di liberazione e divertimento spensierato per tante persone LGBTQ+, sotto lo sguardo complice e divertito di Burlamacco, la maschera simbolo.
In città la festa è arrivata in modo ufficiale nel 1873, da un’idea nata ai tavolini del caffè del Casinò. All’inizio era un modo per festeggiare in allegria una tradizione divertente (“Semel in anno licet insanire”); oggi è un’occasione per riflettere, attraverso carri allegorici e gruppi mascherati, sulle sfide del presente e sull’evoluzione della nostra società.
Fino al 2013 a Torre del Lago, meta gay friendly per eccellenza della Versilia, si svolgeva anche una manifestazione chiamata Mardi Gras: un’estensione in chiave LGBTQ+ del Carnevale che si svolgeva in estate e richiamava tantissime persone da tutto il paese.
Sebbene il Mardi Grass non si svolga più, lo spirito queer del Carnevale non ha mai lasciato la Versilia e Viareggio ha raccolto il testimone e si è fatto promotore dei temi di inclusività alla base della manifestazione di Torre del Lago.
Fra i carri allegorici e i gruppi mascherati che in passato hanno partecipato al Carnevale, ci piace ricordare il carro dei Fratelli Boschi del 2020 “Né di Eva né di Adamo” che celebrava l’amore senza distinzione di sesso, orientamento e genere, una missione che il Carnevale di Viareggio porta avanti ogni anno.
“La costruzione allegorica è un omaggio all’amore in tutte le sue espressioni ed un monito contro l’omofobia. All’intero del tempio antico, antico quanto l’universale sentimento amoroso, simboliche figure ballano un valzer coinvolgente. È un inno all’amore senza sesso o distinzione, colore o religione e alla libertà di baciarsi senza ostacoli. I particolari cigni sul timpano del tempio sono il simbolo della purezza e della poesia d’amore” (relazione descrittiva ufficiale del Carnevale di Viareggio).
Per conoscere da vicino il Carnevale di Viareggio ti consigliamo di partecipare alle sue sfilate e di visitare la Cittadella e il Museo del Carnevale, il luogo dove gli artigiani costruiscono i carri e dove scoprire la sua storia, conoscere la statua di Burlamacco creata da Uberto Bonetti nel 1930 e i manifesti ufficiali che dal 1925 ad oggi hanno annunciato le date della manifestazione.