La Toscana è ricca di borghi e località da scoprire e visitare: è quasi impossibile conoscerli tutti! In Valtiberina, ad esempio, non tutti conoscono Monterchi. La località è famosa soprattutto per la Madonna del parto, il celebre affresco realizzato da Piero della Francesca tra il 1455 e il 1465. Il capolavoro, in origine, era destinato alla Cappella di Santa Maria di Momentana; attualmente, invece, si trova presso il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca.
Se siete appassionati di architetture religiose, potete immergervi nella storia e nelle chiese di Monterchi. Eccone alcune:
La chiesa è indubbiamente di origini assai remote: sembra risalire addirittura all'alto medioevo. Nel 1830, date le condizioni precarie, fu fatta completamente demolire e ricostruire dall'arciprete Valbonesi. Successivamente rimase gravemente danneggiata dal terremoto del 26 aprile 1917 e poi completamente ricostruita. Al suo interno meritano particolare attenzione tre bassorilievi in pietra arenaria del sec. XV, un crocifisso ligneo del sec. XV, un bel ciborio in terracotta policroma del sec. XV, un pulpito in pietra del sec. XVI con Ercole che uccide l'Idra nonche tele dei sec. XVI e XVII.
La chiesa è stata restaurata tra gli anni 1989 e 1990. All'interno, oltre ad alcuni elementi architettonici molto antichi come i quattro peducci figurati che reggevano la volta del presbiterio e le due eleganti arcate gotiche del lato destro, si conservano una Madonna con Bambino della prima metà del '400, un San Michele Arcangelo che in veste di guerriero scaccia con un piede il diavolo e lo trafigge con la lancia (prima metà del '400), un San Sebastiano trafitto, un santo monaco benedicente, una pietà, di fine composizione dei primi del '500, un San Cristoforo che traghetta il bambino, un San Martino che divide il mantello, San Rocco e San Sebastiano e una bella tela raffigurante il patrono San Michele Arcangelo.
Probabilmente risalente al VII-VIII secolo, di stile romanico, situata in un colle a quota 393 s.m., presenta tre parti distinte: la navata con muratura a filaretto regolare di blocchi di pietra di pezzatura media, l'abside semicircolare, più antica e più bassa rispetto alla nave con muratura di blocchi a ricorsi di altezza diversa, il campanile a vela, impostato sull'abside, con motivi decorativi seicenteschi. Nel campanile c'è una campana del sec. XV con iscrizione gotica.
La chiesa sorge a mezza costa del monte Caianello a quota 410 mt. Conserva inalterate alcune caratteristiche dello stile romanico: il soffitto con capriate in legno ed il pavimento in cotto. Il campanile a vela è stato ricostruito recentemente. In questa chiesa si conservano un affresco pregevole del sec. XVI, restaurato nel 1998, raffigurante la Madonna della Misericordia e un'antica Pietà (la Vergine con in braccio Gesù morto) in terracotta policroma di buona fattura.
La chiesa di Scandolaia, che sorge ai piedi delle rovine del castello di Montagutello, alle pendici del monte Felcino, risale almeno al sec. XII, ma della primitiva costruzione non resta altro che la bella abside semicircolare. In questa chiesa si venerava un'antichissima icona lignea della Madonna con il Bambino che nel 1998 è stata restaurata e collocata nella chiesa di Le Ville.