Chi è alla ricerca di una vacanza autentica può dirigersi in direzione Mugello, a nord di Firenze. Qui incontrerà molti borghi dal fascino medievale e ricchi di tradizioni folkloristiche. Marradi è una di queste realtà che merita una visita, sia con i bambini che in compagnia degli amici.
Marradi, vicina alle acque del fiume Lamone, ha sempre avuto una posizione centrale tra Firenze, Faenza e la riviera Adriatica. Qui si potrà passeggiare tra viali e palazzi signorili, gustare i prodotti tipici del territorio (come i "marroni" e i formaggi) oppure avventurarsi in escursioni trekking nel bosco.
Come anticipato, Marradi è un regno naturale per gli amanti della buona cucina. Tartufo, ravioli e raveggiolo sono i protagonisti delle tavole locali insieme al mitico Marrone del Mugello IGP, che viene celebrato ogni anno con la Sagra delle Castagne. In autunno, infatti, il paese di anima di prodotti a base di marroni: torte, tortelli, castagnaccio, marmellate e molto altro ancora!
In occasione della Sagra delle Castagne, inoltre, sarà possibile raggiungere Marradi grazie a una speciale corsa in treno a vapore con partenza da Pistoia.
L'eremo di Gamogna è stato fondato da San Pier Damiani nel 1053 per i monaci Camaldolesi della sottostante Badia di Acereta; nel 1532 fu chiuso e trasformato in chiesa parrocchiale. L'attuale chiesa mantiene l'originaria struttura romanica, con una semplice facciata a capanna, un'ampia abside semicircolare con tetto conico rivestito di lastre di ardesia e un campanile a vela. Del complesso monastico rimangono il chiostro, le celle dei monaci, il forno, gli essiccatoi e la stalla.
L'eremo è raggiungibile attraverso un sentiero trekking partendo da Ponte della Valle località Lutirano (Marradi) oppure sempre dal Passo dell'Eremo (provinciale che unisce San Benedetto in Alpe a Marradi).
Ad agosto, Marradi ospita la notte più spettrale dell'anno: la notte delle streghe. Per l'occasione, il centro storico si anima di personaggi magici, fate dei boschi, pozioni magiche e incatesimi. La ricorrenza vuol ricordare la leggenda del malefico Cavaliere Oscuro, ucciso dagli abitanti del posto con l'aiuto della Fata dei Boschi. Tutta la comunità riprese la sua vita di sempre, festeggiando con balli e canti in compagnia della loro paladina.