A pochi chilometri dalla città di Prato, ci si imbatte in Montemurlo, lo stesso luogo in cui, nel lontano 1537, si svolse la famosa battaglia tra i sostenitori di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, e i fuorusciti repubblicani, oppositori della presa di potere mediceo, capeggiati da Baccio Valori e Filippo Strozzi.
Basta citare questo episodio per capire quanta storia sia passata da qui. Per questo motivo, la zona merita una visita. Seguite i nostri consigli su cosa fare e cosa vedere a Montemurlo!
Sulla sommità del colle, si intravede la Rocca: il fulcro del sistema di fortificazioni del castello, dove si sviluppò l'originario borgo di origine medievale. Sorto come avamposto difensivo medievale, appartenne alla famiglia Guidi e, in epoca ottocentesca, l'intero complesso architettonico ha subito interventi di ristrutturazione e di restauro.
Oggi, l'interno del castello è molto semplice, restano pochi elementi decorativi. Tutto il complesso, anche l'ampio giardino, parte all'italiana parte a bosco, è ben conservato e curato sebbene i proprietari non vi siano residenti.
Il territorio nei dintorni di Montemurlo è ricco di ville e tenute di proprietà di famiglie mercantili fiorentine. Dal XIV secolo, infatti, alcune famiglie, come i Pucci, i Baldi, i Ridolfi, i Gucci, i Pazzi, iniziarono a investire i loro capitali in queste terre, costruendo dimore eleganti e raffinate. Villa di Galceto, Villa Strozzi, Villa Pazzi, Villa del Barone e Villa Giamari sono alcune maestose architetture che rappresentano i gusti dei ceti abbienti del passato.
L'area del Monteferrato è ideale per gli amanti della natura e degli sport! Siamo in una sorta di "polmone verde", le cui colline soddisfano gli appassionati di avventura: dagli intinerari trekking, alle osservazioni archeologiche, allo studio naturalistico.
Seguendo i sentieri del Monteferrato, si raggiungono le cime del monte Piccioli, del monte Mezzano e del poggio Ferrato. La zona è molto interessante per la presenza di numerose cave di serpentino oggi dimesse dalle quli si estreva il conosciuto “Marmo verde” utilizzato per abbellire chiese e battisteri.
Se volete approfondire l'aspetto religioso di Montemurlo, vi consigliamo di visitare alcune delle sue chiese più belle! All'interno della chiesa del Sacro Cuore è conservato un Crocifisso ligneo del Settecento; sulla piazza del borgo, invece, si apre la pieve di S. Giovanni Battista Decollato. La pieve, con una storia antica e discussa, è stata realizzata nel corso dell’Ottocento e custodisce ancora una miracolosa croce bizantina, alcuni affreschi di Giovanni da Prato, una Assunzione, tavola di Jan Van der Straedt (XVI sec.).
La chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi è nata come oratorio della vicina villa di Galceto; all'interno, dall'aspetto neoclassico, si nota un'Assunzione della Vergine del pistoiese Pietro Ulivi. La tela con Santa Maria Maddalena è opera della fine del XX secolo di Simona Bruni.
Anche se oggi l'industria tessile è l'attività prevalente della zona, la popolazione del luogo è di tradizione e costumi contadini. E' quindi una cucina povera arricchita però dai sapori dell'orto e del cortile, che utilizzava molto la carne di maiale, tant'è che a Montemurlo ancora oggi c'è una forte produzione di insaccati che si mantiene grazie anche ad alcune vecchie famiglie che ancora hanno l'uso di allevare e salare il maiale per proprio conto.
Ogni anno, inoltre, a novembre si tiene la Festa dell'Olio, una manifestazione di promozione dell'olio prodotto a Montemurlo e della coltivazione dell'olivo.