Poco distante da Prato e da Firenze, si trova Poggio a Caiano, uno dei comuni più noti del Montalbano, abitato fin dai tempi dei Romani. Prima gli Strozzi e poi i Medici popolarono la zona, poichè si trattava di un importante punto di riferimento per il commercio e la comunicazione. In prossimità di Poggio a Caiano, infatti, era stato costruito un magazzino che serviva per conservare il ferro, estratto dalle cave dell'Isola d'Elba. Grazie a questa fiorente via del ferro, si sviluppò in loco la tradizione della lavorazione dei metalli e, di conseguenza, divenne un centro ricco di fabbri.
A Poggio a Caiano sono presenti molti monumenti e residenze risalenti al periodo medievale e rinascimentale. Ecco qualche consiglio per chi visita questa regione della Toscana:
Poggio a Caiano, un luogo tanto caro ai Medici, immerso tra dolci colline e paesaggi incantevoli, ospita un museo, meta imperdibile per chi ama l’arte, dedicato ad Ardengo Soffici. Una grande personalità in Italia, pittore e letterato tra i protagonisti dell'apertura internazionale della cultura italiana.
Il Museo Soffici ha sede al primo piano delle restaurate Scuderie Medicee. Si tratta di uno spazio museale unico nel suo genere in Italia, dove accanto all'esposizione permanente di una significativa selezione di dipinti dell'artista, sono accessibili anche una biblioteca specializzata con tutte le prime edizioni delle opere a stampa dell'artista toscano, una raccolta della bibliografia critica, la collana completa delle riviste da lui dirette o alle quali collaborò (in particolare Rete Mediterranea, Lacerba, La Voce e Leonardo) e un archivio d'immagini e documenti a lui riconducibili.
Dopo una sosta al Museo, da non perdere una visita alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, capolavoro dell’architetto Giuliano da Sangallo. Si tratta del primo esempio di architettura rinascimentale nella quale si fondono, in un’armonia perfetta di equilibri spaziali e stilistici, la lezione dei classici con gli elementi caratteristici dell'architettura signorile rurale toscana. La perfezione del modello architettonico progettato dal Sangallo è stato arricchito dalle perle pittoriche presenti nell’edificio: dal decoro a fresco raffigurante il sacrificio di Lacoonte di Filippino Lippi alla decorazione pittorica delle pareti opera di Andrea del Sarto, del Pontormo e del Franciabigio oltre che dell’Allori che ne ultimò i lavori. La Villa è famosa anche per una delle opere del maestro manierista Jacopo Pontormo. Il pittore realizzò infatti nella Villa di Poggio a Caiano l'allegoria di Vertumno e Pomona. Da visitare infine, anche i giardini della Villa dove possono essere ammirate rare specie vegetali e alcune statue in terracotta.
All'ultimo piano della Villa di Poggio a Caiano, la maggior residenza estiva della famiglia Medici, è stato allestito il Museo della Natura Morta, in cui sono esposti circa 200 capolavori di natura morta, raccolti fra il 1500 ed il 1700 dai maggiori mecenati del tempo. Predominano i fiori, in tutte le varietà e disposti nei modi più fantasiosi, i frutti, gli animali, ma anche oggetti preziosi o di uso comune riuniti con gli altri elementi della natura a formare composizioni intense e raffinate.
Uno degli eventi più amati di Poggio a Caiano da turisti e residenti è Assedio alla Villa, una caratteristica manifestazione che si svolge ogni anno a settembre. Per un intero weekend il paese si anima di concerti, spettacoli, sapori e laboratori artistici. Non mancano rievocazioni storiche, cortei in costume d'epoca e sbandieratori.
L'Assedio alla Villa nasce da un preciso fatto storico: nel 1565 l’Arciduchessa Giovanna d’Asburgo fu accolta dal popolo in modo così festoso da sembrare un assedio. La nobildonna rispose facendo sgorgare vino in abbondanza, in segno di ringraziamento.