Difficile immaginare un Dante non toscano, divertente invece cercare le tracce della Divina Commedia nelle terre dove il ghibellino fuggiasco visse e scrisse il suo capolavoro. Ad esempio la leggenda vuole che ad ispirare il paesaggio dell’Inferno sia stato l’Orrido di Botri, in Lucchesia: uno dei pochi canyon italiani, con le sue pareti a strapiombo e le sue gole profonde. Il Sommo Poeta infatti durante il suo esilio soggiornò anche a Montefegatesi, un piccolo paese nel comune di Bagni di Lucca, e in quell’occasione si calò nell’Orrido di Botri.
E chi non ricorda nella Commedia la tragica storia del conte Ugolino, segregato dai suoi nemici senza acqua né cibo e costretto infine a divorare il cadavere dei suoi figli? La Torre della Fame, dove Ugolino fu rinchiuso, si può ammirare ancora oggi a Pisa: è il Palazzo dell'Orologio, una bella costruzione che si trova in Piazza dei Cavalieri e che ospita la biblioteca della Scuola Normale.
Per mettersi in viaggio sulle orme di Dante, qui ci sono gli altri luoghi della Toscana legati al Sommo Poeta.
Con il Decameron di Boccaccio ci si sposta in campagna: è il 1348 e dieci giovani fiorentini si rifugiano sulle colline per sfuggire alla peste e ingannare la morte con i loro racconti. Per ripercorrere il loro itinerario basta seguire l’Anello del Rinascimento, una passeggiata lunga più di 170 chilometri sulle colline di Firenze che tocca monasteri, castelli e pievi antiche.
Viaggiando nel tempo fino al Cinquecento si incontra Ludovico Ariosto, il più singolare governatore che la Garfagnana - "una terra di lupi e di briganti" - abbia mai avuto. Qui, nella Rocca di Castelnuovo, Ariosto riscrisse il suo Orlando Furioso. In suo onore è stato creato un percorso naturalistico, "Il Sentiero dell’Ariosto", che si inoltra nei boschi che guardano le Alpi Apuane.
Sempre in Garfagnana soggiornò a lungo, e molto più felicemente, anche Giovanni Pascoli che cantò la tranquilla bellezza del suo paese adottivo in una delle sue più belle raccolte di liriche: I canti di Castelvecchio.
La Toscana ha ispirato altri grandi poeti, come Giosuè Carducci che nella sua poesia "Davanti a San Guido" ha reso celebre il bellissimo Viale dei Cipressi di Bolgheri. Questo piccolo borgo nel comune di Castagneto Carducci conserva ancora oggi l’incantevole strada lunga quasi cinque chilometri fiancheggiata da bellissimi cipressi.
Fu invece la natura selvaggia della costa toscana a colpire la sensibilità di Gabriele D’Annunzio, che ha ambientato una delle sue più famose liriche - "La pioggia nel pineto" - proprio nella bellissima pineta della Versiliana a Marina di Pietrasanta. Un luogo incantevole che conserva ancora oggi i suoi antichi pini e dove vengono allestiti spettacoli teatrali e concerti.
Diversa è la Versilia di Mario Tobino, scrittore e psichiatra viareggino che nei suoi romanzi ha raccontato la sofferenza della malattia mentale, la Resistenza in Toscana e la bellezza struggente della costa versiliese.
La zona di Pistoia è stata l'ispirazione per Carlo Lorenzini, conosciuto com Carlo Collodi, autore di Pinocchio. A ricordare lo scrittore e le avventure del burattino è oggi un parco tematico popolato dai suoi celebri personaggi.
Un viaggio carico di emozioni è quello che conduce al Mausoleo di Curzio Malaparte sul monte Spazzavento. Un luogo fuori dal tempo, da dove si possono ammirare Prato e la Val Bisenzio, eretto in memoria del giornalista e scrittore che aveva espresso il desiderio di riposare proprio in quel punto per "sollevare il capo ogni tanto e sputare nella fredda gora del tramontano".
Seguendo le orme di Aldo Palazzeschi ci si avvicina al capoluogo toscano. Lo scrittore ambientò sulle colline di Coverciano "Le Sorelle Materassi", un romanzo ironico e tagliente che descrive magistralmente il mondo contadino e piccolo borghese dell’epoca.
Altro grande narratore della sua epoca è Vasco Pratolini che ha percorso le antiche strade di Firenze con occhi nuovi e una poetica che tocca il cuore, dando voce e dignità alle storie della povera gente alle prese con il regime fascista, la guerra e la povertà. La città può ancora oggi essere esplorata ricercando la via del Corno di "Cronache di poveri amanti", proprio dietro Piazza della Signoria, o attraversando l’Oltrarno e le Cascine dopo aver letto "Le ragazze di San Frediano".
Gli amanti dei polizieschi possono addentrarsi nel lato oscuro di Firenze grazie ai misteri di Marco Vichi, giovane autore toscano il cui detective, Franco Bordelli, indaga sui delitti degli anni Sessanta.
Cantore di Siena è invece Federigo Tozzi che dipinge una città bella e altera, arroccata in se stessa e spesso inaccessibile, dove si muovono personaggi alle prese con un destino di solitudine e difficoltà.
Toscana terra di grande letteratura ma anche di best-seller internazionali: dagli scorci sull’Arno di "Camera con vista" di Edward Morgan Forster, alle lezioni d’arte a Palazzo Vecchio di Hannibal Lecter in "Hannibal" di Thomas Harris, sono molti gli scrittori stranieri che sono rimasti affascinati dal mito di Firenze e della Toscana tanto da sceglierla come scenario e protagonista dei loro romanzi.
Uno tra gli ultimi casi di successo internazionale è "New Moon", il secondo volume della saga che racconta l’amore tra un vampiro e un'umana scritto da Stephenie Meyer, che vede lo splendido borgo di Volterra al centro di una delle scene più avventurose del libro.