Sapevate che alcuni dei più grandi artisti del Rinascimento sono nati in Toscana? Leonardo da Vinci, ad esempio, ha vissuto in un casolare in mezzo agli ulivi ad Anchiano; Jacopo Carucci, conosciuto come il Pontormo, aveva la casa in una piccola frazione di Empoli.
In Toscana, si potrebbe quasi delineare una nuova regione a tema "rinascimentale" che comprende il paesaggio collinare dell'area protetta del Montalbano e il Padule di Fucecchio, la più grande palude italiana, ricca di flora e fauna in particolare di uccelli acquatici.
Le Terre del Rinascimento non offrono solo cultura, tradizioni e storia, ma anche numerosi sentieri per escursioni naturalistiche e avventure in famiglia.
L’area protetta del Montalbano si estende a nord dei comuni di Capraia e Limite e di Vinci. Il paesaggio dominante è quello collinare con la vite coltivata vicino al piano o in alcuni terrazzamenti, gli olivi diffusi nelle zone più alte ed i boschi di castagni sulle sommità. Tra il XVI e XVII secolo circa 4000 ettari del Montalbano furono destinati dai Medici alla realizzazione del Barco Reale Mediceo, una vasta area adibita a riserva di caccia, delimitata da un muro perimetrale di cui sono visibili ancora alcuni tratti.
In questo contesto si snoda una estesa rete di percorsi pedonali e ciclabili che raggiungono località collinari immerse nel verde, siti archeologici, boschi antichissimi come il lecceto di Pietramarina.
Ad esempio, si può fare trekking o pedalare lungo la Strada Verde, fino a raggiungere la Casa di Leonardo; si può proseguire poi verso Santa Lucia e Faltognano con il suo leccio secolare e la Chiesa di S. Maria.
Grazie ad altri percorsi si possono visitare Vitolini, Montelupo Fiorentino e i suoi tesori, come la pieve romanica di S. Jacopo a Pulignano, la Villa di Bibbiani con il parco all’inglese creato nell’Ottocento da Cosimo Ridolfi, gli scavi archeologici di Montereggi.
Nel territorio del Montalbano si estende anche la Strada dell'Olio, del Vino e dei Sapori, una strada tematica dedicata alle pregiate produzioni vitivinicola e olearia. Il percorso tocca i comuni di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Vinci.
La cucina del territorio è ricca di storia e sapori. Da provare assolutamente sono i brigidini di Lamporecchio, delle cialde dolcissime dal sapore di anice, inventate in un monastero; gli ottimi salami e la finocchiona; i fichi secchi, diventati anche presidio Slowfood; i vini pregiati come il Carmignano DOCG e il Vin Santo.
Il Padule di Fucecchio, con un’estensione di circa 1800 ettari tra la provincia di Firenze e di Pistoia, costituisce la più grande palude interna italiana, compresa in parte anche nel territorio comunale di Cerreto Guidi e di Fucecchio.
Questo è uno degli ultimi rifugi per numerose piante, fra cui il ninfoide dai bei fiori gialli, oggi rarissimo in Toscana, le ninfe bianche e gialle; e offre grandi attrattive per gli amanti del birdwatching, soprattutto durante il passo primaverile. Un motivo di particolare interesse naturalistico è dato dagli aironi che nidificano in colonia, dagli uccelli migratori come il cavaliere d’Italia, la gru, la cicogna nera.
All’interno del Padule si snodano 9 itinerari naturalistici per la maggior parte percorribili a piedi. Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio con sede a Castelmartini organizza percorsi guidati sia per adulti che bambini, oltre a elaborare programmi di approfondimento di educazione ambientale.