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Photo © Ufficio IAT Reggello
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Gli alberi monumentali e da record di Reggello

5 tappe per scoprirli

Reggello
di  Reggello

Ci sono molti modi per esplorare un territorio e uno di questi è farlo attraverso la conoscenza dei suoi alberi. Testimoni silenziosi di storie che risalgono a centinaia di anni fa, si radicano alla terra in cui vivono per poi viaggiare con la chioma alla ricerca di aria, sole e racconti. Gli alberi monumentali di Reggello sono 7, individuati per età e dimensioni oppure per il valore storico e culturale e il pregio paesaggistico. Sono invece 2 quelli da record grazie all'eccezionale altezza. Partiamo proprio da questi ultimi, per poi continuare a camminare nei sentieri delle foreste di Reggello.

Indice
  • 1.
    I Giganti di Vallombrosa
  • 2.
    Il Faggio Santo
  • 3.
    Il Faggione di Prato a Marcaccio
  • 4.
    Le sequoie di Sammezzano
  • 5.
    Gli Arboreti Sperimentali
1.

I Giganti di Vallombrosa

L' albero più alto d'Italia
L' albero più alto d'Italia - Credit: Ufficio IAT Reggello

Siamo nella Riserva Biogenetica di Vallombrosa e dalla millenaria Abbazia prendiamo la strada che porta al Passo della Consuma. Possiamo lasciare l’auto all’ex Albergo del Lago e da lì proseguire a piedi lungo il sentiero “l’Anello dei Giganti” fino ad arrivare all’albero più alto d’Italia. “The Italian Tree King” – così è stato chiamato – è un abete di Douglas di 62,45 metri. Di poco più basso (59,83 metri) e nella stessa area della foresta si trova anche il secondo classificato
È grazie agli “arbonauti” di SuperAlberi che nel 2016 hanno misurato le piante più alte della penisola con la tecnica del tree-climbing, l’arrampicata in pianta, che possiamo definire Vallombrosa una foresta da record! 

Scopri l'itinerario completo e altri percorsi della foresta nella guida redatta dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa.
 

1.

Il Faggio Santo

Il Circuito delle Cappelle
Il Circuito delle Cappelle

Rimaniamo a Vallombrosa per incontrare il Faggio Santo, lungo il Circuito delle Cappelle, un percorso che si snoda intorno all’Abbazia per circa 5,5 km. Secondo la tradizione, San Giovanni Gualberto, fondatore di Vallombrosa (XI sec.), dimorò in questo luogo per sette anni e l’epigrafe nella pietra della cappella ci racconta che:

[…] questo faggio / ormai vecchio di molti anni / e ampio di rami molto sporgenti / al santissimo patriarca Giovanni Gualberto / [...] piegò i rami per alloggio / e mise i fiori e le piante per ossequio / e in modo meraviglioso, sotto le radici / fece sgorgare una sorgente […] 
(Trad. di Giulio Dei tratta da "Conoscere Vallombrosa")

Questo albero monumentale è un pollone nato dalla pianta originaria circa 150 anni fa e oggi ha una circonferenza del tronco di 380 cm e un’altezza di 22 m. Si raggiunge percorrendo la strada che porta al Paradisino (Eremo delle Celle). 

Per l'itinerario dettagliato del Circuito delle Cappelle rimandiamo alla guida del punto precedente.

1.

Il Faggione di Prato a Marcaccio

Faggione di Prato a Marcaccio
Faggione di Prato a Marcaccio - Credit: Ufficio Ambiente Comune di Reggello

Alto 30 metri, con una circonferenza del tronco di 5 metri, il Faggione è immerso nella Foresta di Sant’Antonio a 1076 metri di altitudine. E’ raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero ad anello dalle Case di Sant’Antonio, nel cuore della foresta, di circa 5 km. Le enormi dimensioni di questo albero secolare e monumentale sono il risultato dell’unione di due grandi esemplari e ne fanno il faggio più grande del Pratomagno.

Puoi trovare il percorso trekking dettagliato su Reggello Natura

 

1.

Le sequoie di Sammezzano

Sequoia Gemella a Sammezzano
Sequoia Gemella a Sammezzano - Credit: Massimo Sottani - Comitato FPXA

Il parco storico di Sammezzano, a Leccio, si estende per circa 65 ettari intorno al rinomato castello creato da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, il cui genio comprese anche la botanica. Introdusse infatti diverse piante di sequoia e la più conosciuta oggi è quella detta gemella per il tronco doppio (Sequoia sempervirens). Con la sua altezza di più di 50 metri è parte della ristretta cerchia dei “150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale”. Nello stesso parco sono inoltre presenti altri due alberi monumentali: un Cipresso di Lawson e una Sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum).

Il parco e il castello sono proprietà privata, è comunque possibile ammirare la Sequoia Gemella percorrendo il sentiero R 21 che parte dal centro abitato di Leccio e arriva fino alla valle della Marnia. 

1.

Gli Arboreti Sperimentali

Gli Arboreti Sperimentali di Vallombrosa
Gli Arboreti Sperimentali di Vallombrosa - Credit: Comune di Reggello

Una Sequoia gigante e un Pino di Lambert sono i due alberi monumentali all’interno degli Arboreti Sperimentali. Siamo di nuovo a Vallombrosa, a pochi passi dall’Abbazia. Gli Arboreti – dei più noti d’Europa – sono una collezione botanica creata nel 1869 per permettere agli studenti del Regio Istituto Forestale di sperimentare e studiare piante provenienti da altre parti del mondo. Oggi è possibile visitarne un’ampia parte con la guida dei Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa, su prenotazione (info: 043606.001@carabinieri.it) e fare un viaggio ricco di curiosità. Per esempio, sai perché questo particolare Pino di Lambert è stato soprannominato Nazareno? E hai mai visto un suo strobilo (pigna)? Rimarrai a bocca aperta!  

Per approfondimenti consigliamo la guida divulgativa ed escursionistica “Vallombrosa. Una visita tra storia, territorio e ambiente” Giovanni Susini, 2019. 

Prima di incamminarti nel bosco, ricordati sempre di verificare le condizioni del sentiero e del meteo, oppure scegli un’escursione con una Guida Ambientale Escursionistica. I sentieri di Reggello sono indicati nella Carta dei Sentieri della Provincia di Firenze CAI 03 - Firenze e Val di Sieve.

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