In montagna ma anche al mare, qualche proposta da segnare nel taccuino a cui dar seguito subito al prossimo weekend outdoor, oppure, da inserire nella trek list dei preferiti. Da nord a sud, tante sono le possibilità di escursioni, per lunghissime giornate di vagabondaggi e incursioni nella natura, ove la mano dell’uomo poco o niente ha toccato. Luoghi dai panorami infiniti, da scoprire con l’attività outdoor del cuore. In Toscana l’avventura è dietro ogni angolo.
Al confine con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco dell'Orecchiella è immerso nella lussureggiante Garfagnana. Al suo centro si trova un rilievo montuoso che dà il nome all’omonima riserva naturale, il Pania di Corfino. Massiccio di tipo apuano, dalla sua vetta, che oltrepassa i 1.600 m di quota e raggiungibile con un bel percorso escursionistico anche lungo cresta, lo sguardo si perde all’orizzonte tra panorami che spaziano tra i rilievi appenninici, le Alpi Apuane e la Garfagnana. L’area della Pania, inoltre, accoglie anche la cima Sasso Rosso, un “parco divertimenti” per arrampicatori.
Posta a nord di Pistoia, sulla dorsale dell’Appennino Tosco-Emiliano, la Montagna Pistoiese è un regno per il mountain hiking e il trail running e accoglie una moltitudine di scenari irripetibili. Tra i più belli, lo scenario offerto dal Lago Nero. Specchio d’acqua montano di origine glaciale posto a 1.730 metri deve il nome al colore scuro delle rocce che si riflettono nelle sue acque. È circondato da imponenti rilievi appenninici che sfiorano i 2.000 metri ed è raggiungibile dalla Valle del Sestaione con un trekking tra boschi di abeti e qualche ascesa.
Le Foreste Casentinesi custodiscono un luogo sacro dove fede e natura si fondono, l’eremo e il monastero di Camaldoli. Comunità di monaci benedettini, fu fondata da san Romualdo circa mille anni fa; sono molti i sentieri che vi conducono, da Badia Prataglia ha inizio un percorso di mountain hiking con la possibilità di concluderlo ad anello. Coincide in parte con l’Alta via dei Parchi ed è immerso nelle mistiche faggete ed abetine.
Dolci colline e campi coltivati sapientemente dalla mano dell’uomo, la campagna tipicamente toscana della Val d’Orcia fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Posta a circa a metà di un percorso che si snoda tra strade bianche e tra due dei borghi più belli della Toscana, Pienza e San Quirico d’Orcia, vi è la cappella di Vitaleta, un piccolo edificio sconsacrato e incastonato tra i cipressi, circondato da un paesaggio essenziale quanto ameno. Da raggiungere a piedi, anche correndo.
La piccola quanto amena catena montuosa del Subappennino toscano, divide Pisa da Lucca. Su sentieri fra pianori punteggiati di olivi e colori di fiori come le rare orchidee che in primavera si risvegliano, si raggiungono le modeste altitudini del rilievo che sovrasta Vecchiano; da qui lo sguardo può vagare oltre l’orizzonte e incrociare le Alpi Apuane e alcune isole dell’Arcipelago Toscano. Ai suoi piedi invece sorge la falesia di Avane, parete di roccia con vie attrezzate per arrampicate di facile e media difficoltà.
Situati nella Maremma grossetana, i Monti dell’Uccellina si ergono in prossimità della costa con altitudini collinari e coperti da una prosperosa vegetazione. Tra i profumi della macchia mediterranea e boschi verdeggianti, un facile itinerario trekking conduce al cospetto dell’Abbazia di San Rabano. Edificata tra l’XI e il XII secolo, in origine era un monastero benedettino con annessa torre d’avvistamento, denominata Torre dell’Uccellina. Il percorso prosegue fino al mare, nella splendida e selvaggia Cala di Forno.