Un susseguirsi continuo di panorami ampi e suggestivi, distratti a momenti, dal volo degli aironi che risalgono il fiume o dal frusciare delle nutrie che nuotano allegramente lungo la corrente.
Come anticipato, il fiume Pescia nasce a Femminamorta, nel comune di Marliana, sulla Montagna Pistoiese. Si tratta di un territorio ricoperto principalmente da foreste di castagni e abeti. Il nome deriva dal fatto che, nel periodo estivo e primaverile, la montagna sembra assumere le sembianze di una donna dormiente.
Il fiume entra poi nel territorio di Pescia, ricco di chiese, musei e conventi. Camminando per il centro storico, infatti, si possono vedere il Palazzo del Vicario, attuale sede degli uffici comunali, con la torre campanaria, la Villa Sismondi (oggi sede della biblioteca), il Duomo, la chiesa di San Francesco.
Una delle tradizioni più sentite di Pescia è il suo caratteristico Palio dei Rioni, che viene disputato ogni anno a settembre: i quattro rioni della città (Ferraia, San Francesco, Santa Maria, San Michele) a colpi di tiro con l'arco si contendono il "cencio", ovvero un drappo dipinto per l'occasione.
Interessanti sono anche i piatti tipici di Pescia, tra cui i necci, fatti con la farina di castagne, la "cioncia", una pietanza contadina a base delle carni più povere del vitello, il mallegato, un insaccato tipico della Toscana.
Si arriva poi a Chiesina Uzzanese, sorta nel 1200 sull'incrocio tra la strada etrusca e quella romana. Qui si trova la Chiesa di Santa Maria della Neve, realizzata intorno alla metà dell'Ottocento sulla base di un edificio più antico. Sulla facciata in pietra con timpano triangolare s'imposta il portale d'ingresso seicentesco. Al suo interno si conserva un'opera di Alessandro Bardelli raffigurante l'"Incoronazione della Vergine e due santi", al centro della quale è una nicchia contenente una statua di "Sant'Antonio da Padova".
Nella piazza principale di Chiesina Uzzanese, si trova anche lo Xenodochio, un'antica struttura che garantiva protezione e alloggio ai pellegrini e ai forestieri nel Medioevo.
A Ponte Buggianese è d'obbligo una sosta al Santuario della Madonna del Buon Consiglio, di cui si hanno testimonianze fin dal 1562, oggi di notevole interesse artistico per il ciclo di affreschi dipinti, a partire dal 1967, da Pietro Annigoni e dai suoi allievi.
Impossibile raccontare l'atmosfera magica che attende il visitatore nella parte finale del percorso, quando si entra nel Padule di Fucecchio e, lasciando l'argine del Pescia, si gira verso la riserva naturale della Monaca, che in certe stagioni dell'anno, è un vero e proprio trionfo di uccelli, anche rari, che si fermano nell'area umida percorrendo le loro rotte migratorie.