La facciata di Santa Maria Novella fu completata definitivamente solo recentemente. Non molti sanno infatti che questo fu un “problema” comune a molte chiese della città. Quella di Santa Maria Novella fu completata solo nel 1920, quella del Duomo nel 1887 e quella della Basilica di San Lorenzo non fu mai portata a compimento, ancora oggi infatti è priva del rivestimento marmoreo. Leon Battista Alberti, l’architetto rinascimentale che progettò la facciata, utilizzò per la prima volta nella storia dell’arte, le “volute” capovolte, elemento decorativo che l’Alberti inserì come raccordo estetico tra il timpano e la parte inferiore della facciata.
Ma torniamo a Boccaccio e al suo Decameron. Dicevamo, a Firenze scoppia la peste e i protagonisti delle novelle, scappano sulle colline di Fiesole, una delle tappe da non perdere per chi decide di visitare la Toscana e il suo capoluogo. Da qui infatti si domina la città, con uno dei panorami più suggestivi. Firenze, vista da Fiesole, appare come la Bella Addormentata, abbracciata dolcemente dal verde dei suoi colli.
Dopo aver percorso qualche tornante e tratti di strada in salita si arriva alla Piazza Mino da Fiesole, il primo biglietto da visita per il turista che arriva nel centro del piccolo borgo. Per gli amanti delle passeggiate e per i più allenati, Fiesole può essere raggiunta anche a piedi partendo da Via Boccaccio, seguendo poi la panoramica Via Vecchia Fiesolana, altrimenti è possibile prendere l’autobus n.7 che porta proprio nella piazza principale della cittadina.