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Villa Medici, Fiesole
Photo © Sailko
Photo © Sailko

I luoghi di Boccaccio, tra Firenze e Fiesole

Un percorso tra curiosità, arte e sapori

C’è una città che tutti conoscono per la sua anima rinascimentale ma che vogliamo provare a percorrere per ciò che era ancor prima -  nel Trecento -  quando Giovanni Boccaccio scrisse la sua opera più famosa, "Il Decameron", una raccolta di cento novelle che rappresenta uno dei primi scritti in prosa, in italiano “volgare”. Andiamo all’ambientazione dell’opera, che diventerà il nostro itinerario.
Indice
  • 1.
    Boccaccio nel centro storico di Firenze
  • 2.
    Fiesole, “meta” del Decameron

Boccaccio nel centro storico di Firenze

La chiesa di Santa Maria Novella
La chiesa di Santa Maria Novella
Siamo nel centro storico di Firenze, nella chiesa di Santa Maria Novella, il cui interno rappresenta uno dei capolavori di architettura gotica mentre la facciata è simbolo del Rinascimento e del genio di Leon Battista Alberti.
 
Proprio qui, in una delle basiliche più famose di Firenze, a due passi dalla Stazione ferroviaria della città, inizia la storia del Decameron. I protagonisti dello scritto di Boccaccio si trovano nella chiesa, mentre dilaga la peste e decidono di scappare per quattordici giorni sulle colline di Fiesole, come scrive lo stesso poeta: “ Nella venerabile chiesa di Santa Maria Novella, un martedì mattina, non essendovi quasi alcuna altra persona, [...] si ritrovarono sette giovani donne... ».
 
Nella Chiesa, meta dei turisti di tutto il mondo che amano sedersi sul verde prato antistante il sagrato godendo della bellezza della facciata, si trova una delle meraviglie dell’arte italiana trecentesca, la Trinità del Masaccio. Non l’unica opera d’arte degna di nota ospitata nella Basilica, a dire il vero . Furono moltissimi, infatti, gli artisti che lavorarono per Santa Maria Novella. Tra questi anche Giotto. All’interno della Navata centrale si trova il suo “Crocifisso”, datato 1290.
Crocifisso di Santa Maria Novella, Giotto
Crocifisso di Santa Maria Novella, Giotto - Credit: Rufus46 / Wikipedia

La facciata di Santa Maria Novella fu completata definitivamente solo recentemente. Non molti sanno infatti che questo fu un “problema” comune a molte chiese della città. Quella di Santa Maria Novella fu completata solo nel 1920, quella del Duomo nel 1887 e quella della Basilica di San Lorenzo non fu mai portata a compimento, ancora oggi infatti è priva del rivestimento marmoreo. Leon Battista Alberti, l’architetto rinascimentale che progettò la facciata, utilizzò per la prima volta nella storia dell’arte, le “volute” capovolte, elemento decorativo che l’Alberti inserì come raccordo estetico tra il timpano e la parte inferiore della facciata.

Fiesole, “meta” del Decameron

Firenze vista da Fiesole
Firenze vista da Fiesole - Credit: Jacqueline Poggi

Ma torniamo a Boccaccio e al suo Decameron. Dicevamo, a Firenze scoppia la peste e i protagonisti delle novelle, scappano sulle colline di Fiesole, una delle tappe da non perdere per chi decide di visitare la Toscana e il suo capoluogo. Da qui infatti si domina la città, con uno dei panorami più suggestivi. Firenze, vista da Fiesole, appare come la Bella Addormentata, abbracciata dolcemente dal verde dei suoi colli.

Dopo aver percorso qualche tornante e tratti di strada in salita si arriva alla Piazza Mino da Fiesole, il primo biglietto da visita per il turista che arriva nel centro del piccolo borgo. Per gli amanti delle passeggiate e per i più allenati, Fiesole può essere raggiunta anche a piedi partendo da Via Boccaccio, seguendo poi la panoramica Via Vecchia Fiesolana, altrimenti è possibile prendere l’autobus n.7 che porta proprio nella piazza principale della cittadina.

Giunti nel centro storico del borgo gioiello delle colline fiorentine, ci sono almeno tre luoghi assolutamente da visitare, il Teatro Romano, il Convento e il Museo Missionario di San Francesco e il Duomo (Cattedrale di San Romolo), che si trova proprio nella piazza principale di Fiesole.
Anfiteatro di Fiesole
Anfiteatro di Fiesole - Credit: Carlos Affonso
Sui colli di Fiesole
Sui colli di Fiesole - Credit: Carlos Affonso
Giunti in Piazza Mino, prendendo la prima stradina a sinistra, che costeggia l’abside del Duomo, si arriva all’area archeologica, un luogo fuori dal tempo che documenta l’antica origine etrusca di Fiesole ma anche l’insediamento romano, di cui è possibile ammirare i resti del Teatro , delle terme e del tempio. Da visitare anche il Museo archeologico, che vanta una preziosa raccolta di antichi vasi greci, una tomba longobarda interamente ricostruita, bronzi di età etrusca e fregi in marmo del Teatro Romano. Dalla parte opposta si trova invece un’altra perla del percorso, il Convento di San Francesco.

Prima di arrivare alla Cattedrale di San Romolo, si trova sulla sinistra un’erta salita che conduce a uno dei luoghi più panoramici della ridente collina fiesolana. Da questo punto, seduti su un antico muricciolo, si domina la città di Firenze . Da vedere il complesso composto dalla Basilica di Sant’Alessandro, la Chiesa con il Convento e il Museo Missionario di San Francesco. Tra l’altro Fiesole è considerata dai fiorentini come una delle mete in assoluto più romantiche dei dintorni.
 
Terminata la visita non rimane che tuffarsi nei sapori del luogo. Non mancano ristoranti, trattorie ed enoteche dove lasciarsi andare ai piatti tipici della tradizione fiorentina, dalla bistecca ai crostini, ovviamente accompagnati da un buon vino rosso della zona.

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