Prato è una città multiculturale che ha molto da offrire agli amanti delle mete meno turistiche: ha una grande tradizione enogastronomica con una pluralità di prodotti conosciuti in tutto il mondo, ma anche numerose realtà culturali che la rendono davvero interessante da scoprire.
Famosa anche per l’industria tessile, ospita diverse istituzioni museali molto diverse tra loro.
Scopriamo insieme quali sono quelle accessibili, per un turismo sempre più inclusivo.
Il Museo Civico di Palazzo Pretorio si trova all'interno del duecentesco Palazzo Pretorio ed ospita oltre tremila opere tra dipinti, disegni e sculture che vanno dai capolavori di Filippo Lippi fino alle opere di Ardingo Soffici.
Il percorso parallelo multisensoriale comprende contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi device multimediali e l'introduzione di linguaggi contemporanei.
Al piano terra si trova un plastico multimediale interattivo che ricostruisce tridimensionalmente in scala il Palazzo Pretorio e che consente l’esplorazione tattile dell’edificio; inoltre sono presenti le riproduzioni tattili di tre opere che fanno parte della collezione permanente: la Madonna col bambino tra due angeli di Donatello, il Ritratto di Albert Skira di Jacques Lipchitz e il Gioacchino Rossini di Lorenzo Bartolini, realizzate tramite scansione e stampa in resina 3D.
Il Museo del Tessuto è uno dei più importanti centri al mondo dedicati all’arte e alla tecnologia tessile ed offre un percorso alla scoperta dei tessuti antichi e contemporanei e delle tradizioni tessili della città.
Anche l’edificio che ospita il museo è una parte del percorso espositivo: si tratta dell’antica Cimatoria Campolmi, una delle fabbriche più antiche del territorio che risale all'Ottocento e si trova proprio nel cuore di Prato, all’interno delle mura medievali.
Il Museo dell’Opera del Duomo si trova a sinistra della Cattedrale - all’interno del Palazzo Vescovile - e ospita opere d’arte provenienti dall’intera diocesi: dipinti, sculture e paramenti sacri dal XII al XIX secolo.
Qui si possono ammirare capolavori come il parapetto marmoreo del Pulpito di Donatello (1433-38), che fino al 1970 si trovava nell’angolo esterno della facciata del Duomo e in seguito è stato restaurato: sono sette riquadri dentro cui si intreccia una danza di angeli in festa.
Tra le opere d’arte conservate nel museo anche la grande pala d’altare di Filippo Lippi che raffigura le esequie di San Girolamo, il Crocifisso di Sandro Botticelli, la Madonna in trono del Duecento di Giroldo da Como.
Tutto il museo è accessibile ad eccezione della parte di scavo della sezione archeologica, che si trova nella zona seminterrata.
Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, aperto nel 1988, è stato il primo polo in Italia costruito appositamente per ospitare e promuovere le avanguardie artistiche internazionali.
Nel corso degli anni si è costituita un'importante collezione permanente, composta da opere dei maggiori artisti dell’ultimo trentennio, acquisite a testimonianza dell’attività espositiva e di ricerca del Centro.
L’edificio stesso è un’opera d’arte della città di Prato: fu progettato originariamente dall’architetto razionalista Italo Gamberini ed in seguito ristrutturato e ampliato dall’architetto Maurice Nio.
All'interno del centro è possibile usufruire del prestito gratuito di sedie a rotelle.
Il Museo delle Scienze Planetarie è un percorso pensato per divulgare la spettacolarità dell’Universo in maniera accessibile e accattivante. L’astrofisica, l’astronomia, la geologia, come lo studio di minerali e pianeti, diventano materie davvero per tutti, grazie a un itinerario che tiene conto delle esigenze variabili dei visitatori.
Il percorso espositivo del museo, caratterizzato da ampie vetrine espositive curve concave e convesse, è il risultato di una perfetta integrazione tra gli elementi architettonici caratteristici dell’edificio e la storia che questi reperti raccontano.
L’ambiente è semibuio - illuminato solo dalla luce diffusa proveniente dalle vetrine - e predispone ad una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio che, partendo dall’origine dell’Universo, si snoda fino alla formazione ed evoluzione del nostro Sistema Solare e del pianeta Terra in particolare.
I testimoni fondamentali di questo affascinante racconto sono proprio le preziose meteoriti provenienti dallo Spazio che contengono al loro interno informazioni uniche sui primi momenti della nascita dei pianeti.
Per i visitatori ciechi o ipovedenti, grazie alla preziosa collaborazione con la sezione Unioni Ciechi di Prato, è stato allestito un percorso tattile che, partendo dalla mappa del museo, conduce alla scoperta delle costellazioni e del sistema solare; inoltre, per mezzo di tre teche che permettono la manipolazione di alcuni esemplari originali, si possono scoprire le collezioni di meteoriti e minerali.