I musei dell’Isola d’Elba

I musei più conosciuti dell’Isola d’Elba sono probabilmente quelli legati all’esilio di Napoleone Bonaparte.
Le residenze dell’imperatore sono entrambe situate a Portoferraio: la Palazzina dei Mulini, nella parte più antica della città, e Villa San Martino, in campagna, costituiscono il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche.

La presenza di Napoleone sull’isola costituisce solo un piccolo capitolo della storia di questi luoghi: presso la maestosa Fortezza della Linguella - negli spazi che ospitavano i magazzini del sale - sorge il Museo Archeologico della Linguella che ospita gli eccezionali reperti rinvenuti negli scavi elbani e provenienti dai relitti del mare circostante, databili all’Età del Bronzo, ma anche all’epoca etrusca e quella romana.

La Pinacoteca Comunale ospita numerose opere pittoriche che vanno dal Cinquecento all’Ottocento, donate in gran parte dalla famiglia Foresi ed è il museo d'arte più importante di tutto l'Arcipelago Toscano. 

Il Nat-Lab Museo Naturalistico è un piccolo museo che conserva collezioni di esemplari - soprattutto insetti - provenienti delle Isole Toscane e un centro didattico attrezzato per valorizzare il patrimonio ambientale del territorio. Il museo è nato in stretta collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e si snoda in un percorso multimediale coinvilgente alla scoperta della biodiversità.

A qualche chilometro di distanza dal centro storico, possiamo raggiungere l’Open Air Museum Italo Bolano, parco d’arte contemporanea ideato e realizzato nel 1964 dall’artista elbano.
Qui le grandi sculture in ceramica si inseriscono perfettamente nell’ambiente fatto di piante mediterranee, cipressi, mirti, oleandri.

Al Museo Archeologico di Marciana si possono ammirare i reperti più antichi rinvenuti sull’isola, come oggetti recuperati da antichi relitti e testimonianze della lavorazione del granito. Particolarmente interessanti sono i materiali ritrovati all’interno del relitto di Procchio, nave di epoca romana affondata in queste acque.

Il Museo Didattico Numismatico della Zecca è situato in un ambiente ipogeo scavato nel centro storico di Marciana. L’esposizione, allestita anche grazie alla realizzazione di un soppalco che avvicina lo sguardo alla volta dell’ambiente, racconta la storia del borgo attraverso un’incredibile collezione di monete databili tra la fine del Cinquecento e la fine del Seicento.
Lo scopo principale del museo è quello di documentare le attività che si svolgevano nell’officina monetale e di mostrare le tipologie della monetazione piombinese.

Altre importanti testimonianze del passato dell’isola si possono trovare al Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba, dedicato alle attività minerarie che hanno segnato la storia del territorio sin dall’Età del Rame.
Insieme al Museo Minerario di Rio Marina, che conserva una ricca collezione di minerali di eccezionale bellezza, fa parte del Parco Minerario dell’Isola d’Elba.

Al termine di una strada panoramica che da Capoliveri conduce alle Miniere Calamita, si trova un sito di archeologia industriale che racconta la storia mineraria e operaia dell’Isola d’Elba. Il Museo della Vecchia Officina è raggiungibile percorrendo l’antica via dei minatori ed è allestito, appunto, all’interno delle vecchie officine meccaniche della miniera.
Qui sono stati ricostruiti alcuni ambienti, come l’officina e l’infermeria, grazie al recupero di materiali originali, allo scopo di raccontare la storia delle miniere, le tecniche estrattive e la vita quotidiana dei minatori.

Un’imbarcazione francese naufragata nel corso dell’ottocento nei mari che circondano l’Isola d’Elba, una storia fatta di gioielli preziosi, gemme, e monete antiche ritrovate a bordo di un piroscafo. Questi tesori, sapientemente recuperati, sono esposti nel Museo del Mare - nel centro storico di Capoliveri - insieme a documenti di bordo, lettere e merci di vario genere, ma anche moltissimi oggetti dell’epoca di uso quotidiano.