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Photo © Luca Dini
Photo © Luca Dini

Il Monte Argegna, un paesaggio da scoprire tra borghi e misteri

Storia e spiritualità si mescolano quando ci si immerge nella bellezza enigmatica della natura intorno al Monte Argegna

Lo splendido paesaggio delle montagne della Garfagnana e Media Valle del Serchio cela in sé un antico equilibrio tra la natura e l’essere umano, attirando da secoli tutti gli uomini in cerca di una crescita spirituale. Se si cerca un luogo mistico da esplorare con un buon trekking nei boschi o visitando i piccoli borghi, i dintorni del Monte Argegna non lasceranno delusi.

L’Hospitale di Tea, costruito nel XII secolo, è stato il primo monastero, nella ricca vegetazione del Monte Argegna, ad aver offerto ristoro materiale e spirituale ai pellegrini per tutto il Medioevo e Risorgimento. Oggi sono visitabili le sue fondamenta, portate alla luce grazie a recenti scavi archeologici, e lo si può raggiungere con un itinerario per escursionisti.
Negli anni la zona è diventata meta di pellegrinaggio, tanto che già dal 1895 dalla cima del monte si staglia sulla valle il Santuario della Madonna della Guardia di Monte Argegna, accessibile a tutti e facilmente raggiungibile con la macchina. Vicino al santuario si trova anche la Campana Votiva, un monumento costruito nel 1982 per i caduti di tutte le guerre: i suoi rintocchi risuonano su tutta la valle per mandare un messaggio di pace. 

Santuario della Madonna della Guardia
Santuario della Madonna della Guardia - Credit: Luca Dini

Tuttavia, il monte non è il solo ad assumere un fascino suggestivo: in tutto il territorio si sono sviluppati, nel corso dei secoli, dei particolari villaggi che ancora oggi si fanno custodi di antichi segreti.
Il primo villaggio è Giuncugnano, una piccola frazione di Sillano Giuncugnano in alta Garfagnana, nato nel 100 a.C. da un accampamento del generale romano Lucio Cornelio Silla. 
Visitarlo significa immergersi in una natura profonda e misteriosa, nella quale gli uomini del passato nascosero il segreto dell’origine della Chiesa di Sant'Antonino Martire.

Panorama dalla Rocca di Soraggio, frazione di Sillano Giuncugnano
Panorama dalla Rocca di Soraggio, frazione di Sillano Giuncugnano

Magliano è un’altra frazione tanto piccola quanto antica, di cui si hanno notizie solo a partire dal 793 d.C. Qui, la Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, risalente almeno al XV secolo, conserva diverse reliquie di santi, rivelando una certa importanza sia storica che religiosa del luogo sacro.
Percorrendo le fitte aree boschive si arriva a Castelletto in Garfagnana, un piccolo borgo nell'alta valle del Serchio, la cui storia, caratterizzata da una forte mancanza di documentazione, si vela di mistero grazie alle leggende locali che vengono narrate ancora oggi.

Ponteccio è, invece, un borgo dall’aria pulita e dall'acqua fresca e lucente, caratterizzato da un silenzio profondo che avvolge le case in pietra, la piccola chiesa, il campanile in legno e la fontana nella piazzetta principale: un’immobilità che attende l’estate e l’arrivo dei turisti in vacanza. 
Non molto distante è Gragnana, un piccolo borgo di cui si hanno notizie a partire dal 995 d.C. Anche qui, senza lasciare alcuna documentazione a riguardo, l’uomo costruì l’oratorio di Santa Maria Vergine del Rosario, sul quale si narrano storie di miracoli e di apparizioni soprannaturali, rendendolo, ancora oggi, una meta di pellegrinaggio.

Il Monte Argegna ed i suoi borghi non hanno ancora svelato tutti i loro segreti e, forse, sono destinati a rimanere una sfida per gli esseri umani che viaggiano su questi territori.

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