Le cave di marmo sono tra i luoghi più caratteristici della Riviera Apuana Terra Scolpita. Imponenti, suggestive e uniche al mondo riescono a regalare al visitatore un paesaggio inaspettato.
Visibili già a valle guardando verso monti, sono facilmente raggiungibili dal centro città con un breve tragitto in auto, in moto o, perché no, anche in bicicletta.
È possibile entrare nel cuore delle cave con visite guidate, alla scoperta del lavoro di estrazione e della sua storia. Tra le principali Fantiscritti, Gioia, Torano, Ravaccione… visitabili in autonomia o attraverso un servizio di navetta e tour interno, magari arricchito da un aperitivo o degustazione di prodotti tipici o addirittura dalla possibilità di scolpire la pietra.
Oltre a essere un luogo di interesse paesaggistico e naturale, nonché di estrazione e commercio, le cave tramandano un sistema e una cultura fin da tempi remoti: esse contengono in sé la storia, la fama, usi e costumi, tradizioni di un’attività millenaria, iniziata a Carrara ai tempi dei romani, passando dalle mani di grandi artisti, architetti e costruttori. Nei secoli la tecnica dell’estrazione si è evoluta ma ancora oggi è possibile conoscere il metodo della lizzatura, utilizzata fin oltre la metà del Novecento e oggi sostituita da tecnologie più avanzate. Questa tecnica antichissima è nata ai tempi dell’antico Egitto e consisteva nel trasportare il marmo dalla cava fino a valle su travi di legno, una sorta di slitta, su cui i blocchi venivano legati e fatti scivolare percorrendo, per l’appunto, le cosiddette vie di Lizza.
E fu Michelangelo a rendere ancora più nota la pregiata pietra, quando si recò personalmente nella Riviera Apuana per scegliere il blocco di oro bianco da cui avrebbe scolpito, tra il 1497 e il 1499, la famosa Pietà esposta nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Lo scultore è ancora oggi omaggiato proprio all’interno degli scavi, sulle pareti marmoree, con celebri opere contemporanee di street art, quali il murales di Eduardo Kobra raffigurante il David presso la Cava di Gioia, e il dipinto di Ozmo nella Cava di Ravaccione.
Proprio dal rapporto tra Carrara e il famoso artista rinascimentale, nasce il museo Carmi che custodisce testimonianze dei diversi viaggi di Michelangelo e dei suoi rapporti artistico-commerciali con il nostro territorio, oltre ad opere di artisti contemporanei. Inoltre, sono molte le istituzioni cittadine a occuparsi di conservazione e valorizzazione del marmo: dal Centro Arti Plastiche, sede espositiva, all’Accademia di Belle Arti, a gallerie private e studi artistici dove gli scultori lavorano la pietra creando opere sorprendenti. Altre importanti istituzioni museali sono il Museo Civico del Marmo, ricco di collezioni scultoree e reperti archeologici con uno spazio multimediale dedicato alla conoscenza della storia marmifera, e il Museo Gigi Guadagnucci, all’interno del Parco della Rinchiostra a Massa, che omaggia lo scultore presentandone le bellissime opere ma che si occupa anche della realizzazione di progetti artistici sempre mantenendo un forte legame con l’arte contemporanea.
Gran parte dell’architettura delle città apuane è realizzata in marmo: cattedrali, piazze, strade, vicoli, scalinate, stipiti e panchine... Oltre ai centri città, a raccontare del marmo sono i caratteristici paesini ai piedi delle cave, luoghi tradizionali dei cavatori ma ancora oggi vivi e abitati che conservano intatte tutte le caratteristiche della vita legata al marmo e al lavoro in cava. Particolare menzione merita il paese di Colonnata, antico borgo circondato dalle cave e famoso per il lardo, tipico salume realizzato nelle conche di marmo, un prodotto che solo qui e in nessun altro luogo al mondo si può trovare!
Molte sono le iniziative temporanee e permanenti nate per raccontare il territorio e la pietra, sua celebre risorsa: simposi, spazi espositivi, installazioni, percorsi d’arte, incontri, laboratori aperti, mostre, spettacoli di scultura e altro.
Ma è solo durante gli ultimi anni che le cave hanno scoperto nuova vita, diventando un importante luogo scenografico! Pensate un po’ a come sarebbe visitare le cave e ritrovarsi su un set cinematografico! Non solo un luogo di lavoro, fatica, tradizioni… oggi le cave sono protagoniste di allestimenti di eventi e altre celebrazioni: l’aspetto scenografico che la cava regala ha portato negli anni a concepirla come luogo suggestivo per spettacoli di danza, concerti, set fotografici e cinematografici, nonché per spot pubblicitari e video musicali: dai Momix ai film di 007, dai videoclip di Giovanni Allevi e Vinicio Capossela, o del “nostrano” Francesco Gabbani, a opere di video-arte come Il Capo dell’artista Yuri Ancarani. Feste private, dj set, matrimoni, aperitivi... un luogo maestoso e infinito, dalle molteplici possibilità, le cave sono ormai location affascinante, dedicata a molto altro che la semplice estrazione marmifera: è qui che si scrive la storia e si concretizzano sogni, come pesanti e saldi blocchi trasformati in delicate sculture animate.