"La vita è una festa, viviamola insieme!" è la frase che chiude il film 8½ di Federico Fellini, ambientato a Chianciano Terme.
È la testimonianza di un legame vero, che il regista aveva con questa realtà, la cui trasposizione cinematografica degli anni Sessanta è potentissima: riesce a cambiare la percezione del tessuto urbano e delle infrastrutture termali, ricostruite a Cinecittà con qualche variante creativa, come l’avveniristica panchina al parco termale.
L’immagine di Claudia Cardinale che offre il bicchiere di Acqua santa a Marcello Mastroianni connota una realtà che ancora subisce il fascino nostalgico della villeggiatura e delle “cure”. Eppure, 8½ è ancora attuale: a Broadway è diventato un musical dal titolo Nine (tra gli attori, Antonio Banderas), a sua volta tradotto in pellicola (altro cast straordinario: Sofia Loren, Nicole Kidman, Penélope Cruz, Marion Cotillard, Judi Dench, Danile Day-Lewis, Kate Hudson). Nel 2020, a cento anni dalla nascita, mostre dedicate al film e all’artista sono state organizzate un po’ ovunque nel mondo, persino a Rio de Janeiro! È la creatività del regista che riesce a coniugare passato e futuro.
Chiusa l’epoca della tranquilla stazione termale descritta nelle due novelle di Luigi Pirandello Acqua amara e Pallino e Mimì o quella, successiva, di rutilante località alla moda, sta emergendo, finalmente, la vera Chianciano, quella che ha solide radici storiche: per dire, forse erano collocate qui le Fontes Clusini (Fonti di Chiusi), alle quali si recava per le cure perfino l’imperatore Augusto.
Tra i recenti ritrovamenti archeologici, un’enorme piscina pavimentata etrusco-romana nei pressi delle attuali vasche termali dedicate a Theia, madre nella mitologia etrusca Selene (o Sillene), che invece dà il nome alla sorgente. Non a caso, a Chianciano è stato rinvenuto il tempio dei Fucoli, nei pressi dell’omonima fonte d’acqua. Quella più eclatante è una grande vasca termale costruita forse alla metà del II sec. a. C. su un impianto precedente. Tutto è ben testimoniato nel suggestivo Museo archeologico delle acque.
Oggi si frequentano quattro vasche esterne e tre interne (oltre 500 metri quadrati, con acqua tra i 33 e i 36 gradi) collegate tra di esse, movimentate da getti d’acqua cervicali e idromassaggi. Sono disponibili anche servizi per i più piccoli: una piscina dedicata, una zona giochi, una vasca con palline colorate e due esperienze termali. Inoltre, un’area benessere con sauna, bagno, rasul, area relax, docce emozionali e fredde.
Alle Terme sensoriali i tradizionali trattamenti termali si uniscono alle discipline orientali, creando un luogo magico dove coccolare corpo e sensi, con venti “meraviglie” e cinque percorsi possibili. Le terme di Chianciano vanno comunque interpretate in maniera giocosa, come suggerisce il finale di 8½, salvaguardando nello spirito il legame felliniano.