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Giunchiglie in fiore ai Prati di Logarghena
Photo © Matteo Tollini
Photo © Matteo Tollini

Le 5 “prade” da non perdere in Lunigiana

5 scampagnate per raggiungere i prati più panoramici

Lunigiana
di  Lunigiana

In Lunigiana con il termine dialettale "prada " vengono chiamate tutte quelle vaste distese erbose che si trovano sulla sommità delle colline più alte della zona, in particolare, sopra i 900 metri.

Un autentico paradiso immerso nel verde incontaminato: distese di campi coltivati, scoscese colline attraversate da fiumi e impervie montagne dalla ricca flora e fauna. Una terra di confine, dalla natura infinita. C’è qualcosa di speciale nell’essere in Lunigiana. Custodita a nord della Toscana, è avvolta dall'atmosfera del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, del Parco Regionale delle Alpi Apuane e dalla Riserva MaB UNESCO.    

L’unicità dei Parchi, delle Aree Naturali e della loro incredibile biodiversità rendono la Lunigiana la destinazione perfetta per chi sceglie esperienze slow alla ricerca dei piccoli tesori nascosti immersi nel verde. Chilometri di strade e sentieri permettono di scoprirne la storia millenaria e di ammirarne gli splendidi panorami, suscitando emozioni autentiche.

Indice
  • 1.
    I Prati in fiore di Logarghena
  • 2.
    La Prada di Cisigliana e la torre del Nocciolo
  • 3.
    I Prati di Camporaghena
  • 4.
    Le Prade di Fosdinovo
  • 5.
    La Prada del Re
1.

I Prati in fiore di Logarghena

Prati di Logarghena
Prati di Logarghena - Credit: Cinzia Nicolini - Sigeric Servizi per il Turismo

Sui versanti più alti del Monte Braiola, a circa 1000 metri d'altezza, questi ampi e dolci spazi aperti offrono viste meravigliose sulla valle del fiume Magra, sulle Alpi Apuane e sull’Appennino settentrionale, con il Monte Marmagna in primo piano. In passato erano utilizzati per l’alpeggio del bestiame, ma oggi sono meta prediletta per gite e picnic.

Ogni anno, all’inizio del mese di maggio, si celebra la caratteristica "Festa delle Giunchiglie": è in questa occasione che i prati si ricoprono di un manto infinito di fiori bianchi e gialli attirando a sé lo sguardo e lo stupore dei tanti visitatori.

Raggiungere questi prati in auto è molto semplice: uscendo a Pontremoli dall’autostrada A15 Parma–La Spezia basta seguire le indicazioni per Filattiera-Villafranca Lunigiana, raggiungere Scorcetoli (Filattiera) e continuare per Caprio e Serravalle fino all’inizio della strada sterrata da dove partono numerosi sentieri trekking.

1.

La Prada di Cisigliana e la torre del Nocciolo

Vista dalla Prada di Cisigliana
Vista dalla Prada di Cisigliana - Credit: Matilde Ferrari - Sigeric - Servizi per il turismo

Percorrendo a piedi la strada che costeggia il Castello di Bastia, nel comune di Licciana Nardi, si raggiunge la Prada di Cisigliana, antico pascolo erboso da cui si gode uno splendido panorama sul fondovalle della Lunigiana, sull’Appennino e sulle Alpi Apuane. Inoltrandosi nel bosco si raggiungono i resti di un’antica torre, probabilmente un castellano ligure, la Torre del Nocciolo, posta un tempo in comunicazione visiva con le altre antiche fortificazioni presenti sul territorio. Questo altopiano, tra la Valle del Taverone e quella del Rosaro, è un meraviglioso osservatorio per gli amanti della natura e della fauna selvatica.

1.

I Prati di Camporaghena

Prati di Camporaghena
Prati di Camporaghena - Credit: Matteo Tollini

Il caratteristico borgo di Camporaghena, nel comune di Comano, è immerso nella natura selvaggia, incastonato tra i monti del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Lungo le vie del paese, ormai in gran parte disabitato, è possibile ammirare i portali in pietra arenaria e Maestà in marmo, scolpiti dai sapienti scalpellini lunigianesi.

Da qui si snodano numerosi sentieri trekking che conducono alla scoperta di scorci tra i più suggestivi della Lunigiana. Seguendo i sentieri 100A e 100, un semplice percorso ad anello conduce fino ai Prati di Camporaghena, suggestivi pascoli aperti, da dove si gode un'incredibile vista del Monte Alto.

1.

Le Prade di Fosdinovo

Vista su Fosdinovo e sulla vallata
Vista su Fosdinovo e sulla vallata - Credit: Nicolas Piretti - Sigeric -Servizi per il Turismo

Il comune di Fosdinovo, che si estende nella Bassa Val di Magra, è da sempre uno dei borghi più fiorenti e conosciuti della Lunigiana. Tra XIV e XVIII secolo visse il suo massimo splendore, oggi testimoniato nell’architettura e nella cultura locale: dell'imponente castello alla meravigliosa Villa dei Malaspina di Caniparola.

Nei dintorni di questo suggestivo borgo, che dal 2014 è stato insignito della Bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano, si estendono le Prade di Fosdinovo: distese di grandi prati da cui si può osservare un panorama mozzafiato, che spazia dall’Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane, alla Levante Ligure con il Golfo dei Poeti e l’arcipelago della Palmaria. Qui, spesso ci si può imbattere in cavalli, pecore o mucche al pascolo e cogliere l’occasione per fermarsi a fare suggestivi picnic.

1.

La Prada del Re

Vista dalla Prada del Re
Vista dalla Prada del Re - Credit: Matilde Ferrari - Sigeric Servizi per il Turismo

Nel comune di Licciana Nardi, nell’alta Valle del Taverone, alle pendici degli alti crinali del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, sorge Apella, tipico borgo rurale montano, casa natale dei patrioti Biagio e Anacarsi Nardi, combattenti del Risorgimento. A poca distanza dal paese, in prossimità del vicino borgo di Taponecco,  si alza una tra le più antiche e significative torri  della Lunigiana: la torre di Apella costruita a guardia della vallata.

Dal centro del borgo parte il sentiero CAI che, tra antichi castagneti recentemente recuperati, conduce alla Prada del Re, una vera terrazza panoramica dalla quale è possibile ammirare tutta la vallata, le Alpi Apuane e le splendide cime dell’Appennino. Escursioni di grande interesse e bellezza portano da qui verso l’altra Prada, quella del Ferro, un tempo alloggio estivo dei pastori di Apella. Giunti alla ristrutturata Capanna del Giovarello, è possibile proseguire verso i monti Bragalata e Bocco, sullo scenografico crinale tra la Toscana e l’Emilia.

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