![Paolo Taviani e Vittorio Taviani in La notte di San Lorenzo (1982) Paolo Taviani e Vittorio Taviani in La notte di San Lorenzo (1982)](/shared/visittuscany/immagini/blogs/idea/mv5bmje5mjyymdu1mv5bml5banbnxkftztcwnji1ndaxmw._v1_sx1425_cr001425999_al_.jpg?__scale=w:1920,h:1000,t:2,q:85)
In un “Good morning Babilonia” invece, i due maestri hanno ambientato sulla più famosa torre al mondo, la Torre pendente di Pisa, una storia che collega la Toscana agli Stati Uniti e dove il cinema racconta il cinema.
Come ne “La passione" di Carlo Mazzacurati, nella quale il protagonista, Silvio Orlando, è un regista in crisi di ispirazione e si rifugia nella bella località collinare di Casale Marittimo. Una fuga per ritrovare se stessi e che lo vede costretto a dirigere una sacra rappresentazione paesana. Tra gags e momenti tragicomici, il film regala scorci da cartolina di una località verdeggiante e rigogliosa, dalla quale non è difficile scorgere le coste del Mar Tirreno.
Tirrenia è invece descritta, con gli occhi di Gipi - uno dei più conosciuti fumettisti italiani - ne “L'Ultimo terrestre”, come una base di atterraggio degli alieni, venuti sulla terra per ristabilire giustizia sociale e ordine tra le persone. Nelle sue inquadrature le strade e le case diventano lunari, sale bingo sono raccontate come luoghi dell'alienazione sociale: la Tirrenia raccontata da Gipi sembra proprio essere la provincia di un pianeta extraterrestre.