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Panorami lungo la Via Matildica del Volto Santo
Photo © Ciclica
Photo © Ciclica

Le origini dei cammini in Toscana, viaggiando nella storia

Camminare in Toscana significa immergersi nei borghi, nelle città e nella natura, seguendo le tracce di grandi personaggi

La Toscana è una regione attraversata da grandi cammini, antiche vie di comunicazione che nei secoli hanno visto passare numerosi personaggi i cui nomi sono rimasti impressi nella storia. Alcune di queste strade sono sorte sulle orme di importanti personalità, mentre altre si sono sviluppate naturalmente grazie ai pellegrini e ai mercanti che erano soliti attraversarle.

Indice
  • 1.
    La Via Francigena
  • 2.
    La Via Romea Germanica
  • 3.
    La Via Matildica del Volto Santo
  • 4.
    La Via di Francesco
  • 5.
    La Romea Strata
  • 6.
    La Via Romea Sanese
  • 7.
    La Via Lauretana
  • 8.
    Il Cammino di San Jacopo

La Via Francigena

Via Francigena Toscana: tappa Abbadia a isola - Monteriggioni
Via Francigena Toscana: tappa Abbadia a isola - Monteriggioni - Credit: Ciclica

Tra i cammini più noti c’è sicuramente la Via Francigena che attraversa tutta la Toscana correndo per 380 km da nord a sud, dalle boscose terre della Lunigiana fino agli ultimi lembi della Val d’Orcia. L’itinerario segue il percorso dell’Arcivescovo Sigerico, che si spostò tra l’Italia e l’Inghilterra; nell’anno 990, Sigerico ricevette il Pallio direttamente dal Papa, e nel suo viaggio di ritorno da Roma a Canterbury annotò le tappe — indicate come “soste” — in un diario. Proprio dalle annotazioni dell’Arcivescovo prese vita l’itinerario ufficiale della Via Francigena, che ne ripercorre il tragitto.

La Via Romea Germanica

Lungo la via Romea Germanica
Lungo la via Romea Germanica

Simile alla storia della Via Francigena è l’origine della Via Romea Germanica, legata non ad un diario di viaggio, bensì ad un racconto duecentesco di Alberto di Stade, abate e storico del monastero di Santa Maria di Stade, in Germania. Una delle sue opere più note sono gli Annales Stadenses, scritti dall’abate dopo aver incontrato il Papa a Roma; all’interno è presente, in forma di racconto, un dialogo immaginario tra due frati, Firri e Tirri, che discutono di quale sia la via migliore per raggiungere Roma. Uno dei due afferma che la “Melior Via” è proprio la Romea Germanica - anticamente nota anche come via di Stade - e ne descrive nei dettagli l’itinerario, ovvero il tratto percorso proprio da Alberto di Stade nel suo viaggio di ritorno in Germania. Oggi in Toscana conta 7 tappe.

La Via Matildica del Volto Santo

Via Matildica del Volto Santo
Via Matildica del Volto Santo - Credit: Archivio Toscana Promozione Turistica - Foto di Federico Bogazzi

Le 5 tappe della Via Matildica attraversano invece una parte dei domini di Matilde di Canossa, importante figura del Medioevo a cui si deve la costruzione di chiese, ospedali e ponti. Il territorio che si estendeva sotto il controllo della nobildonna era vasto, e rappresentava un importante punto di raccordo tra la sede pontificia e i reami del Nord Europa. Nel tratto toscano, l’itinerario attraversa passi appenninici che si aprono su vasti panorami, e luoghi di grande fascino come il Ponte del Diavolo che, oltre la leggenda, sembra dovere proprio a Matilde la sua costruzione. Coincidendo in parte con la Via del Volto Santo, la Matildica scende fino a raggiungere Lucca e la preziosa statua conservata nel Duomo della città. 

La Via di Francesco

Santuario di Chiusi della Verna, sulla Via di Francesco in Toscana
Santuario di Chiusi della Verna, sulla Via di Francesco in Toscana - Credit: Fondazione Arezzo In Tour

Tra i luoghi legati a San Francesco d’Assisi è nata una rete di sentieri che ha preso il nome di Via di Francesco, e che attraversa i territori del Casentino, della Valtiberina e della Valdichiana Aretina. Gli itinerari si snodano seguendo le orme del santo, raggiungendo le foreste casentinesi: qui, tra boschi silenziosi e colmi di spiritualità dove Francesco era solito pregare, sorge il Santuario della Verna, luogo dell’apparizione delle stimmate. Lungo tutti i percorsi, raggiungendo di volta in volta Anghiari, Arezzo, Cortona, la via incontra le testimonianze del passaggio del santo: si ritrovano nell’arte e nelle grandi chiese, così come nei numerosi eremi; tra questi ultimi spicca quello delle Celle, fondato dallo stesso Francesco.

La Romea Strata

In cammino lungo la Romea Strata
In cammino lungo la Romea Strata - Credit: Archivio Toscana Promozione Turistica - Foto: Federico Bogazzi

Lungo ognuna di queste antiche vie ci si immerge nella storia, in un passato che risale a molti secoli fa. È così anche per la Romea Strata, calcata dai passi di migliaia di mercanti e pellegrini dell’Est Europa; nata sul percorso della Nonantolana-Longobarda, questa strada percorre l’area pistoiese e le terre di Leonardo da Vinci, intersecandosi poi con una parte della Via Francigena. Le sue origini potrebbero essere fatte risalire ai re longobardi, allo scopo di collegare l’Italia con i territori del nord.

La Via Romea Sanese

Via Romea Sanese, Badia a Passignano
Via Romea Sanese, Badia a Passignano - Credit: Ciclica

La Via Romea Sanese, che si snoda in 5 tappe tra le vigne del Chianti, fu nel Medioevo la direttrice principale tra Firenze e Siena. Tra le grandi personalità che hanno calcato questo antico itinerario spicca Niccolò Machiavelli; lungo il percorso, arrivati all’altezza di Sant’Andrea in Percussina, si incontra l’Albergaccio, ovvero la dimora di campagna dove il politico e letterato si ritirò durante l’esilio da Firenze, e dove scrisse le sue opere più celebri, Il Principe e La Mandragola.

La Via Lauretana

I dintorni di Asciano
I dintorni di Asciano

Ancor più antiche sono le origini storiche della Via Lauretana, che quasi si perdono nella notte dei tempi: le tappe del suo percorso hanno visto passare l’umanità fin dal popolo etrusco, di cui ancora oggi restano numerose tracce. A Cortona, meta del cammino, è possibile visitare l’area archeologica e il MAEC - Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, immergendosi completamente in un passato ormai remoto, ma che emana ancora un grande fascino.

Il Cammino di San Jacopo

Duomo di Pistoia
Duomo di Pistoia

Da Firenze a Livorno, l'itinerario jacopeo ripercorre le orme dei pellegrini che si recavano a Livorno per salpare dal porto labronico, approdare a Barcellona e giungere a piedi a Santiago di Compostela. Il Cammino di San Jacopo fa tappa nelle principali città d'arte del nord della Toscana e trova la sua sublimazione a Pistoia, denominata la “Compostela italiana”, perché dal 1145 d.C. custodisce nella cattedrale di San Zeno la famosa reliquia dell’Apostolo Giacomo (Jacopo).

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