Livorno città di mare. Livorno la Venezia toscana, dai romantici canali. Livorno sede dei cantieri navali e delle acciaierie. Sono questi i tanti volti della città labronica, dipinta a colori forti dai registi italiani, sulle orme dei divisionisti che la dipinsero agli inizi del '900.
Livorno ne “Le notti bianche” di Luchino Visconti viene interamente ricostruita in studio in modo onirico e i canali diventano lo spazio esistenziale in cui si conusma il dramma d'amore descritto nell'omonimo libro di Fëdor Dostoevskij, interpretato da Marcello Mastroianni e Maria Schell.
I Bagni Pancaldi, negli anni '60, sono invece il luogo dove iniziare una vita al massimo e disperata, alla ricerca del successo nel cinema, in “La prima cosa bella”, di Paolo Virzì: un film commovente e coinvolgente, con due protagoniste eccezionali, Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli, che descrivono il fascino esercitato dal cinema nei sogni degli italiani negli anni del dopoguerra e del boom economico.
Non a caso il film da Livorno si sposta a Castiglioncello, nella località di mare che ha ospitato Alberto Sordi, Suso Cecchi d'Amico e Furio Scarpelli, Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni, Gasmann e Fellini, e celebrata nel film “Il Sorpasso” di Dino Risi.
Ma la bellezza della città è anche nel suo porto e nel volto consumato dalla salsedine dei quartieri popolari, come in “Ovosodo”, sempre di Virzì, che racconta storie di ordinaria miseria nella Livorno di oggi; oppure nelle acciaierie della vicina Piombino, dove è ambientato “Acciaio” di Stefano Mordini, strade e quartieri duri della città operaia, nascosti agli occhi dei turisti.
La mitica Terrazza Mascagni è stata celebrata nel film di Carlo Mazzacurati “L'amore ritrovato” e in tanti altri film di registi italiani e internazionali.
Articolo a cura di Elisabetta Vagaggini