Chi era veramente Mastro Ciliegia? A chi si ispira la figura di Geppetto? I luoghi descritti dal narratore sono reali? Carlo Lorenzini, detto Collodi, scrive sul finire dell’Ottocento Le avventure di Pinocchio, uno dei romanzi per ragazzi più conosciuti e apprezzati al mondo.
Le peripezie del burattino di legno sono approdate spesso anche sul grande schermo. Molti sono stati i registi che hanno approfondito nel cinema le vicende narrate da Collodi: Benigni, ad esempio, nel 2002 ha interpretato il suo Pinocchio; Gianni Guardone ha ambientato la storia anche in Versilia, tra la pineta e la spiaggia di Viareggio. Ed è Leandro Giribaldi a firmare il documentario Pinocchio, il pescecane e il mare all'Osmannoro.
Carlo Lorenzini, senza esserne consapevole, realizza un classico intramontabile della letteratura; lo fa inserendo nel testo riferimenti relativi a personaggi e località della Toscana.
Alle porte di Firenze, tra Sesto Fiorentino e l’Osmannoro, si trovano alcuni luoghi legati a Collodi e al suo Pinocchio. Villa Il Bel Riposo, ad esempio, situata in prossimità di villa La Petraia e villa Corsini, è il luogo dove Carlo Lorenzini soggiornò a lungo, ospite del fratello Paolo che, all’epoca, era direttore dell’Antica Manifattura Ginori di Doccia. Qui, da qualche anno, è stata situata una lapide che ricorda Carlo Collodi come giornalista e patriota che combatté per l’unità d’Italia.
Proprio da questa villa, il celebre scrittore poteva scorgere il Paese dei Balocchi (la fiera), l'Osteria del Gambero Rosso e la bambina bionda che, nel suo immaginario, sarebbe diventata la Fata Turchina.
In Le avventure di Pinocchio, il "Grande mare" è uno degli elementi che permettono al burattino fughe e diversivi. Questo mare altro non era che la palude che ricopriva la Piana dell’Osmannoro e che si estendeva tra Sesto Fiorentino, Campi, e Brozzi. Già il Boccaccio vi aveva ambientato il racconto Chichibio e la gru, nonché il racconto di Federigo degli Alberighi e del suo falcone, finito in padella per amore della bella Giovanna.
Secondo la critica moderna, la parte del racconto in cui Pinocchio viene impiccato dagli assassini sarebbe ambientata in provincia di Lucca, nei pressi di Gragnano. Nel territorio di Capannori, infatti, si trova la Grande Quercia, conosciuta come la Quercia delle streghe: un albero monumentale di circa 600 anni situato nel parco di Villa Carrara.
L'autore di Pinocchio trascorse la sua infanzia presso il comune di Pescia, precisamente nella frazione di Collodi (da cui prende lo pseudonimo). Per questo motivo, in questa località, è stato realizzato il Parco di Pinocchio, dove si trovano la statua di Pinocchio e la fatina di Emilio Greco e la piazzetta dei mosaici di Venturino Venturi.