Nella Maremma grossetana, circondato dalle Colline Metallifere, il borgo di Massa Marittima è un piccolo gioiello del sud della Toscana. La sua storia è millenaria, legata in particolar modo allo sfruttamento delle risorse minerarie, e ancora oggi è racchiuso tra le sue antiche mura.
Il nome potrebbe trarre in inganno: Massa Marittima dista infatti 18 km dal mare. Tuttavia il paesaggio circostante, fatto di boschi di macchia mediterranea, vigneti e oliveti, è un concentrato di bellezza naturalistica.
Ecco qualche suggerimento su cosa fare durante una gita a Massa Marittima, tra edifici storici, musei e bei panorami.
La medievale Piazza Garibaldi, dall’insolita forma a stella, è la principale di Massa Marittima e costituisce il cuore del centro storico. A sovrastarla, in cima a dei gradoni, troviamo il duomo dedicato a San Cerbone, un imponente edificio che si affaccia in diagonale rispetto al resto della piazza.
Il duomo è un maestoso esempio di architettura romanico-gotica, iniziato già nell’XI secolo ma con numerosi rifacimenti che gli conferirono l’aspetto attuale nel Trecento. Al suo interno possiamo ammirare i lavori di alcuni grandi artisti, tra cui Giovanni Pisano, Duccio da Buoninsegna, Segna di Bonaventura. Degna di nota, in particolare, è l’Arca di San Cerbone di Goro di Gregorio, considerata uno dei più grandi capolavori della scultura gotica italiana.
Per gli amanti delle rievocazioni storiche, ogni anno (solitamente la quarta domenica di maggio e il 14 agosto), davanti al duomo si tiene il Balestro del Girifalco, una delle celebrazioni medievali più conosciute della Toscana. La manifestazione consiste in una gara di tiro al bersaglio con la balestra, preceduta da un corteo molto scenografico.
Le Fonti dell’Abbondanza di Massa Marittima, costruite nel XIII secolo, avevano una duplice funzione: utilizzate per approvvigionamento idrico del paese, venivano impiegate, al piano superiore, anche come magazzino per i cereali.
A rendere unica la Fonte è la caratteristica pittura murale visibile sulla facciata sinistra, chiamata Albero della Fertilità, un affresco sopravvissuto fino ai nostri giorni grazie a un sottile strato di calcare che lo ricopriva. Raffigura un grande albero da cui pendono decine di falli, contesi da alcune donne che cercano di raccoglierli, sullo sfondo di quella che sembra essere una giornata di festa.
L’Albero della Fecondità è un raro esempio di murales duecentesco e rappresenta un’allegoria di abbondanza e prosperità. Per preservare al meglio l’opera, al momento le vasche della fonte sono vuote.
Seguendo via Norma Parenti e arrivando in via Maremma, scopriamo la meraviglia più recente di Massa Marittima. Il giardino “Sol omnibus lucet” (il Sole splende per tutti) è un “giardino d’arte” realizzato dalla scultrice del paesaggio Maria Dompè e dedicato a Norma Parenti, giovane partigiana e Medaglia d’Oro al Valor Militare.
L’artista ha creato un vero angolo di meditazione: movimenti di terra, manto erboso e pietra del luogo si alternano creando spirali di colori, mentre un impianto acustico accompagna il tutto con note di musica classica. Il parco si trova a ridosso delle mura medievali, in un punto da cui si gode di un ottimo panorama sulle vallate maremmane.
Il polo museale Subterraneo racconta la storia mineraria di Massa Marittima, unendo il Museo della Miniera e il Museo di Arte e Storia delle Miniere per ricordare un’attività che ha segnato in maniera indelebile il territorio. Il Museo della Miniera nasce nel 1980 su iniziativa di alcuni minatori in pensione, che decisero di trasformare questa cava in un museo.
Il percorso, strutturato come una vera e propria miniera, si snoda per 700 metri attraverso tre gallerie, ognuna delle quali illustra momenti e aspetti diversi della vita dei minatori. Oltre agli ambienti di lavoro, durante la visita si incontrano anche diversi macchinari, come vagoni, escavatori, martelli pneumatici e tubazioni per l’aerazione.
Eretta nel XIII secolo, la Torre del Candeliere svolgeva una funzione di avvistamento ed era il simbolo dell’autorità del Comune di Massa Marittima. La torre oggi si presenta più bassa di un terzo rispetto all’epoca della costruzione, per via dei senesi che ne abbatterono la parte superiore in seguito alla vittoria contro la città nel 1335. Sempre a Siena si deve la costruzione dell’arco che collega la Torre del Candeliere al Cassero Senese, situato nel centro del paese allo scopo di tenere sotto controllo i massetani ribelli.
Oggi è possibile percorrere l’arco e un tratto delle mura del Cassero arrivando alla Torre, dalla quale si può ammirare il mare fino all’isola d’Elba.
Una curiosità: la torre viene detta “del Candeliere” per via dell’antica usanza di mantenere acceso un fuoco in cima all’edificio, che somigliava quindi a una candela.
Alla fine del XIII secolo gli Agostiniani, stabilmente insediati a Massa Marittima, diedero il via alla costruzione di una chiesa con l’intento di sostituire quella esistente di San Pietro all’Orto, che ormai non riusciva più a contenere tutti i fedeli del luogo.
La Chiesa di Sant’Agostino si presenta con una facciata semplice e austera, che contrasta con le decorazioni dell’abside pentagonale. All’interno sono conservate le reliquie di San Bernardino da Siena, oltre a opere d’arte di pregio, tra cui si citano l’Annunciazione dell’Empoli, una Fuga in Egitto di Lorenzo Lippi, la Visitazione e la Natività di Maria di Rutilio Manetti.
Per lungo tempo, la Chiesa di Sant’Agostino ha ospitato anche la Maestà di Ambrogio Lorenzetti, dal 2005 conservata nel vicino Museo di Arte Sacra.
Alla sinistra della chiesa si sviluppano il campanile e il chiostro. Quest’ultimo, risalente agli inizi del Trecento, è dotato di eleganti colonne con graziosi capitelli e una tettoia in legno.
La Maestà di Massa Marittima è un dipinto su tavola di Ambrogio Lorenzetti, realizzato nel 1335. È una delle prime grandi opere allegoriche dell’artista e uno dei suoi massimi capolavori. La Madonna in trono col Bambino in braccio è rappresentata con uno stuolo di santi, profeti e angeli musicanti ai lati, mentre sedute sui gradini in primo piano troviamo le personificazioni delle tre Virtù teologali. Il sovraffollamento di personaggi intorno al trono ci comunica l’importanza epocale dell’evento che è la nascita di Cristo.
La Maestà di Ambrogio Lorenzetti si può ammirare nel Museo di San Pietro all'Orto.
All’interno dell’ex chiesa di San Pietro all’Orto, la Fondazione Museo Santa Cecilia espone una consistente collezione di organi meccanici che vanno dal Seicento all’Ottocento. Nel Museo degli Organi si ripercorre la storia degli strumenti da tastiera, la loro evoluzione tecnologica e stilistica, e si possono ammirare anche clavicembali e fortepiani (antichi pianoforti).
L’esposizione vanta anche, tra gli altri, un raro esemplare di organo portativo del 1686, organi positivi del Settecento, un magnifico organo napoletano del 1742 e uno di fattura siciliana del 1771.
Nei dintorni di Massa Marittima, a circa 10 km, si trova il Lago dell’Accesa, uno specchio d’acqua di grande interesse naturalistico-ambientale, balneabile e circondato da una rigogliosa vegetazione. La macchia mediterranea, i canneti, i giunchi, i pioppi e gli eucalipti rendono questo luogo ideale per gradevoli passeggiate lungo la riva o per intraprendere un itinerario in bicicletta.
Il sito è anche estremamente rilevante dal punto di vista archeologico: nei pressi del lago sono stati rinvenuti quattro villaggi etruschi che hanno restituito oggetti di notevole importanza. Ancora oggi è possibile vedere le fondamenta dei vari nuclei abitativi. Data la loro posizione, i villaggi erano probabilmente connessi allo sfruttamento delle risorse metallifere circostanti.
Al Parco Archeologico si può accedere gratuitamente. Si consiglia di abbinare la visita al Museo Archeologico di Massa Marittima, che conserva i reperti qui ritrovati.
Se state cercando un’attività da fare a Massa Marittima con i bambini, l’Aquarium Mondo Marino è la soluzione ideale per le famiglie. Situato nella vicina località di Valpiana, l’acquario permette di compiere un viaggio esplorando il pianeta blu, tra le oltre 150 specie ospitate. I veri protagonisti sono senza dubbio gli squali: l’Aquarium dà infatti la possibilità ai visitatori di accedere alla nursery e alla mostra sugli squali, inoltre è anche sede del Centro Studio Squali, che svolge importanti attività di ricerca.
Informazioni sui biglietti e sugli orari di ingresso sono disponibili nel sito ufficiale dell’Acquario.