La Toscana può vantare uno dei compositori più famosi nella storia della musica: Giacomo Puccini. Ogni anno si svolge un festival in suo onore sulle rive del lago di Massaciuccoli. Ma Puccini non è l'unico compositore che Lucca, per non parlare della Toscana, ha ospitato: Luigi Boccherini e Pietro Mascagni sono solo altri due rappresentanti del ricco patrimonio musicale della regione. Arezzo, invece, ha accolto uno dei più importanti innovatori musicali, il monaco benedettino Guido d'Arezzo, a cui è attribuita l'invenzione della moderna notazione musicale.
Scopri le figure che hanno reso la Toscana una vera e propria "terra" di musica.
Il "figlio" musicale più famoso della Toscana è, senza dubbio, Giacomo Puccini, nato a Lucca nel 1858. Le sue opere, tra cui La Bohème, Tosca e Madame Butterfly, possono essere ascoltate nei teatri lirici di tutto il mondo. Inoltre, ogni anno Puccini viene omaggiato da un festival, che si tiene d'estate nel teatro all'aperto sulle rive del lago di Massaciuccoli, dove al compositore piaceva trascorrere le sue giornate. Vicino al lago si trova il Museo Villa Puccini, un tempo la sua antica residenza di campagna; mentre a Lucca, la casa natale è diventata un museo.
Sebbene non sia toscano, Gioacchino Rossini, nato a Pesaro nel 1792, riposa nella Basilica di Santa Croce a Firenze. La sua tomba di marmo elaborata da Giuseppe Cassioli, si trova accanto a quelle di Michelangelo, Machiavelli e Galileo. Rossini fu una vera e propria celebrità che amava andare a Pistoia (e dintorni) per cenare con altri compositori, come Verdi e successivamente Puccini e Leoncavallo.
La fama di Pietro Mascagni (1863-1945), nativo di Livorno, si basa quasi interamente su un'opera in un atto, la Cavalleria Rusticana, che non ha mai smesso di godere di popolarità dalla sua "prima" a Roma, nel maggio 1890. Ha visto la sua prima esibizione livornese tre mesi dopo, al Teatro Goldoni. Anche uno dei luoghi più famosi della città, la Terrazza Mascagni, prende il nome dal compositore. Questa gigantesca piazza, affacciata sul mare, è progettata come una scacchiera, composta da 34.000 piastrelle bianche e nere. Mascagni è sepolto nel Cimitero della Misericordia di Livorno, mentre la chiesa di San Benedetto ospita un organo che ha suonato in gioventù.
Puccini non è l'unico compositore legato alla città di Lucca: qui è nato infatti anche Luigi Boccherini (1743-1805). Si è formato come violoncellista ed è diventato insegnante di violoncello e compositore alle corti di Madrid e poi della Prussia, producendo un corposo catalogo di musica da camera e di opere. Boccherini è sepolto nella chiesa lucchese di San Francesco, mentre la sua casa natale, identificata da una targa, si trova in Via Buia. In Piazza del Suffragio, fuori dall'Istituto di Studi Musicali Boccherini, è possibile ammirare una statua raffigurante il compositore che suona il suo amato violoncello.
Non tutti forse conoscono il nome di Guido d'Arezzo. A questo monaco benedettino viene attribuito il merito di aver inventato la moderna notazione musicale, introducendo l'uso del pentagramma e delle sillabe per nominare le note della scala. La casa natale Guido Monaco si trova a Castellaccia, la parte antica della città aretina di Talla. Ad Arezzo, in Piazza Guido Monaco, è possibile ammirare un'imponente statua dedicata al compositore, scolpita nel 1882 da Salvino Salvini. Ce n'è una in suo onore anche nella loggia degli Uffizi a Firenze, anche se non ci sono prove che abbia mai visitato la città.
Il noto tenore Enrico Caruso, benchè napoletano di nascita, fece della Toscana la sua seconda casa. Caruso cantò nella Cavalleria Rusticana di Mascagni al Teatro Goldoni di Livorno e nel 1904 acquistò la villa "I Pini", vicino a Sesto Fiorentino. Nel 1906 acquistò un'altra residenza, Villa Bellosguardo, nei pressi di Lastra a Signa. Quest'ultima casa è circondata da un parco monumentale; l'interno della villa ospita il Museo Enrico Caruso. Caruso amava anche la tranquillità del lago di Massaciuccoli, dove conobbe e fece amicizia con Puccini.
Alfredo Catalani nasce nel 1854 a Lucca. Figlio di musicisti - il padre Eugenio è musicista e insegnante - Alfredo inizia gli studi musicali nel 1863 presso l'Istituto della città come allievo di Fortunato Magi, lo zio di Giacomo Puccini.
Come Puccini, per il conseguimento del diploma compone una Messa a 4 voci, coro e orchestra, che ottiene giudizi lusinghieri di critica e pubblico.
Studia poi a Parigi e a Milano, ma Lucca rimane il luogo dove trascorre i suoi periodi di riposo. La sua opera più conosciuta rimane La Wally, messa in scena per la prima volta a Milano nel 1892.
Nato a Roma intorno al 1550 diviene musico di corte presso i Medici, e fa parte per molti anni del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi: si deve anche a lui la nascita del recitar cantando, ossia dello stile monodico più aderente al contenuto dei testi lirici o drammatici così come li conosciamo oggi.
Nel 1600 collabora con Iacopo Peri alle musiche per l'Euridice, il primo esempio di melodramma; tuttavia la sua versione musicale uscì separatamente nel 1601, dopo quella di Peri, anche lui discendente da un’antica famiglia di artigiani cuoiai fiorentini e musico e cantante di corte dei Medici.
L’opera Euridice venne messa in scena a Palazzo Pitti il 28 maggio 1600 e riproposta il 6 ottobre, nell’ambito dei festeggiamenti nuziali tra di Maria De’ Medici ed Enrico IV di Francia.