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Orti e laghi delle Alpi Apuane

Sulla strada dei fiori nel territorio di Massa Carrara

La natura del nord della Toscana, al confine con Liguria ed Emilia Romagna, ha creato panorami unici. Le vette delle Alpi Apuane sono punteggiate di borghi, castelli, pievi medievali ma anche di altri tesori naturalistici. I corsi d'acqua, i boschi e le aree verdi rendono la zona di Massa Carrara davvero affascinante, soprattutto a primavera.
 
Meritano una visita l'Orto dei Frignoli e i vari laghetti sparsi sul territorio.
Indice
  • 1.
    Orto botanico dei Frignoli
  • 2.
    Laghi delle Alpi Apuane

Orto botanico dei Frignoli

L'Orto botanico all'interno del Bioparco dei Frignoli, a Fivizzano, si trova a breve distanza dal Passo del Cerreto, a circa 850 mt di altitudine; fu creato nel 1990 dalla trasformazione di un vivaio del Corpo Forestale dello Stato (realizzato a sua volta nel 1932). Anche per questo motivo al suo interno sono frequenti le conifere esotiche come il cedro dell'Atlante, il pino nero e la douglasia, accanto all'abete bianco, specie autoctona nell'Appennino Toscano, ma qui presente in seguito ad un impianto artificiale: alcuni esemplari hanno raggiunto notevoli dimensioni, pur essendo di età inferiore al secolo.
 
La vegetazione spontanea che ancora si trova nell'area sono i boschi tipici delle fascie altitudinali montane: il querco-carpineto con cerro e carpino nero, la faggeta e numerose altre caducifoglie come aceri, sorbi, noccioli e ontani, compreso il castagno, specie scomparsa con le glaciazioni, reintrodotta dall'uomo per scopi alimentari e divenuta tipica degli ambienti montani. Fra il bosco e l'arboreto si contano un centinaio di specie arboree ed arbustive.

Numerosi piccoli ambienti ricostruiti mostrano flore particolarmente specializzate come quella delle rupi calcaree, con specie endemiche come la globularia delle Apuane, o quella delle torbiere d'alta quota con veratro, calta, eriofori. Anche le specie da frutto sono molte: meli di varietà locali, fragola, lampone, ribes, uvaspina.

Laghi delle Alpi Apuane

A differenza del Bioparco, i laghetti e torbiere appenniniche sono invece visitabili liberamente.

Il Lago Squincio è posto sul confine fra la Toscana e l'Emilia, in corrispondenza del Passo del Lagastrello (da non confondersi con il più grande lago artificiale Paduli). La flora in esso presente conta poche specie, ma alcune entità sono interessanti e rare, in particolare un tipo di ranuncolo, il giunco bulboso o certe carici. Le più belle fioriture sono quelle della calta e del trifoglio fibrino assieme alla beccabunga e alla menta acquatica.

Presso il Passo del Cerreto si trovano altri laghetti: il lago Lungo e il lago Padule. Il primo mostra è caratterizzato da comuni fitocenosi a canneto e a mazzasorda. Il poco distante lago Padule, più ampio, ha una flora più ricca, con alcune specie di carici in più, equiseti, giunchetti, la mestolaccia e la salcerella. Interessante la presenza di gruppi di salici e di sfagnete che ospitano una rarissima pianta insettivora, la rosolida.

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