La Lunigiana, racchiusa tra le altezze dell’Appennino Tosco-Emiliano e i monti delle Alpi Apuane, è un territorio di meraviglie che si lasciano scoprire passo dopo passo. Tra queste, non lasciano indifferenti i luoghi che ci regala la natura: fra grotte, orti botanici e parchi naturali, ecco alcuni suggerimenti per immergersi nell’ambiente di questa terra di confine.
Grazie al suo orto botanico, il Bioparco dei Frignoli di Fivizzano è perfetto per ammirare dal vivo numerosi esemplari di quelle piante che si incontrano nei vari ambienti della Lunigiana, sia dei sui boschi in prossimità del mare che sulle vette delle montagne. Oltre che per circa 600 specie di fiori e piante e per una sezione dedicata alle erbe spontanee, c’è spazio per alcuni animali, in particolare la trota appenninica e il gambero di fiume. Da percorrere è l’incantato Sentiero delle Cinque Foreste, che passa in mezzo a suggestivi boschi di abeti e faggi.
Nel territorio del Parco delle Alpi Apuane si contano più di 1000 grotte; tra le più importanti ci sono indubbiamente quelle di Equi Terme, un’occasione per ammirare la montagna dall’interno. Con percorsi attrezzati, ci si può avventurare nel sottosuolo e, tra stalattiti e stalagmiti, apprendere di più sui fenomeni carsici delle Apuane. Contemporaneamente, queste cavità sono anche un viaggio nel tempo, grazie alle testimonianze di era preistorica che ci dicono che i nostri antenati vivevano proprio in questi antri.
Per chi ama la montagna, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano è uno splendido insieme di biodiversità, eccezionali panorami e terreno per gli sportivi in tutte le stagioni, sia che si desideri fare semplice trekking che sport d’alta quota. In 22'000 ettari di area protetta, tra boschi, praterie e laghi, non manca certo lo spazio da esplorare.
Nella valle del torrente Rosaro, si trova un antico mulino ad acqua con tre macine in pietra: una per il grano, una per il granturco e una per le castagne. Nel locale, usato originariamente come magazzino, è inoltre allestita una mostra sui mulini ad acqua della Lunigiana, dove fino all’Ottocento se ne contavano ben oltre 400.