In Toscana è possibile praticare la pesca sportiva dilettantistica seguendo attentamente le normative regionali.
La pesca sportiva in Toscana può essere praticata all’interno di acque pubbliche dove la fauna ittica vive allo stato naturale e in bacini idrici pubblici o privati designati. Da esercitare previo conseguimento della licenza di pesca dilettantistica versando il dovuto importo all’ente regionale.
Sono previsti dei limiti di cattura giornalieri, da poter verificare nello specifico a questo link. I principali fiumi toscani dove è permessa la pesca sono l’Arno, il Tevere, l’Ombrone, il Reno, il Serchio. I laghi invece sono il bacino di Bilancino in cui l’attività di pesca è così regolamentata, il lago di Chiusi che prevede il pagamento della tassa direttamente al comune, il lago di San Casciano, il cui contributo è da versare alla regione, mentre per il lago di Montepulciano è richiesto di esibire il permesso ottenuto dalla riserva o dal comune e l’avvenuto versamento della tassa di concessione. Inoltre esistono delle “zone di protezione” in alcuni tratti dei corsi d'acqua di particolare pregio naturalistico, aree segnalate da apposita cartellonistica gialla, in cui la pesca sportiva è interdetta per tutelare la fauna ittica.
