Vai al contenuto principale
Piazza dei Miracoli Pisa
Photo © rverma28
Photo © rverma28

Pisa accessibile: i musei in Piazza dei Miracoli

Le bellezze storico-artistiche della città accessibili a tutti

Tappa obbligata per chi visita la Toscana è senza dubbio Pisa, con la sua spettacolare Piazza dei Miracoli, dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Il percorso museale attraverso il Battistero, il Duomo, la famosa Torre pendente e il Camposanto monumentale è di facile accesso per la presenza di una serie di rampe, ampi marciapiedi e pedane. Sarà possibile scoprire, anche attraverso il tatto, le bellezze artistiche e architettoniche del complesso religioso della piazza.

Piazza dei Miracoli è raggiungibile anche in auto: il grande parcheggio in prossimità della piazza renderà più agevole la visita, che può iniziare lungo il perimetro del Battistero (l’ingresso, accessibile con pedana, si trova dalla parte dell’uscita) e della Cattedrale.

Da qui, attraverso un collegamento facilitato sul lato sinistro della Chiesa, si arriva all’ingresso secondario del Camposanto (Cappella del Pozzo): si entra per mezzo di una rampa (pendenza superiore all’8%) accessibile con aiuto. 
Museo-Sinopie-Pisa
Museo-Sinopie-Pisa - Credit: Comune di Pisa

La Torre di Pisa, nota come torre pendente, non è accessibile allinterno da visitatori con disabilità motoria, ma tutta l’area di Piazza dei Miracoli è comunque piacevolmente fruibile. 

Il Museo dell’Opera del Duomo ospita riproduzioni, modelli e documenti relativi alle fasi costruttive del complesso architettonico, oltre a sezioni dedicate alle antichità egizie, etrusche e romane. L’ingresso facilitato è sulla sinistra rispetto a quello principale, percorrendo una  rampa che parte dalla strada.

Il Museo delle Sinopie è accessibile, ma l’ingresso potrebbe essere ostacolato dall’ingombro delle bancarelle lungo la piazza. In questo museo si trovano i disegni preparatori degli affreschi del Camposanto Monumentale; tra questi il famoso "Trionfo della morte" di Buffalmacco, la "Crocifissione" di Francesco Traini e alcune opere di Benozzo Gozzoli.