Forgiare il ferro, ammirare esemplari unici di uccelli, entrare nei rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale e scoprire come veniva immagazzinato il ghiaccio in passato. Si impara tutto questo (e molto altro ancora) grazie al Porrettana Express, un treno storico che collega i territori della Toscana e dell’Emilia Romagna.
Viaggiando su antiche rotaie, si ammirano scorci dell’Appennino unici, con i suoi borghi in pietra, i suoi boschi e le sue ricette tipiche della montagna.
La locomotiva, che risale ai primi del Novecento, parte dal Deposito Rotabili di Pistoia e segue appunto la linea Porrettana. Si tratta senza alcun dubbio di un itinerario lento, “slow” se vogliamo utilizzare una parola alla moda, adatto alle famiglie e agli amanti dell’aria aperta.
Castagno di Piteccio è la prima tappa del treno. Qui i partecipanti possono camminare per i vicoli e le piazze del caratteristico borgo di montagna che sembra proprio un museo a cielo aperto. Molti artisti, infatti, nel corso degli anni, hanno usato le mura delle case come tele per le loro creazioni. Vi capiterà di rimanere a bocca spalancata di fronte ad affreschi e sculture che fanno parte del paese a tutti gli effetti.
Dopo un picnic nel verde incontaminato di Pracchia, l’escursione continua con la visita di alcuni poli dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Da qui, si raggiungono facilmente il Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese e Palazzo Achilli a Gavinana.
A Maresca, nel comune di San Marcello Piteglio, i più piccoli si divertiranno da impazzire alla Ferriera Papini, tra le più antiche della Toscana. La sua attività, che ha visto passare generazioni di artigiani, è cessata negli anni '80, ma la sua storia e la sua importanza per il territorio continuano a vivere attraverso gli attrezzi in mostra. Oggi sono disponibili laboratori per provare a diventare degli ottimi fabbri.
A Campo Tizzoro, invece, troviamo il Museo e rifugi S.M.I., un esempio di archeologia industriale della montagna pistoiese. L’esposizione documenta cento anni di storia della produzione industriale italiana e vanta il più vasto rifugio antiaereo d’Europa che si snoda per oltre 2 km.
Chiude il percorso la Ghiacciaia della Madonnina in località Le Piastre. In questa struttura veniva conservato il ghiaccio prima dell’invenzione del frigorifero negli anni ’20. Nella Valle del Reno questa era un’attività molto importante, che sfruttava due caratteristiche peculiari del territorio: il freddo e l’acqua.
Per informazioni e prenotazioni: porrettanaexpress.it