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Photo © magro_kr
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Prato e il cinema: le location dei film

Scopri le serie tv e i film girati a Prato

Prato città della moda, del tessile e terra d’elezione del cinema: proprio all’ombra del Castello dell’Imperatore sono stati realizzati numerosi film e produzioni per il cinema e la tv.
 
A Montepiano, frazione del territorio pratese, è stato girato il film “I padroni di casa” di Edoardo Gabriellini, secondo lungometraggio dell’attore e regista, reso noto dal film “Ovosodo” di Paolo Virzì.

Le interpretazioni di Elio Germano e Valerio Mastandrea, e del cantante-attore Gianni Morandi, hanno così portato alla ribalta la piccola località della provincia pratese, immersa nel verde dell'Appennino toscano. Oltre ad essere la città del tessile, Prato è anche la città dove ha sede una delle più importanti comunità cinesi d’Italia, attratta dal comparto produttivo della moda e del suo indotto. Ed è proprio a queste realtà che si ispirano film come “Cenci in Cina” di Marco Limberti e “Caino & Caino” di Alessandro Benvenuti, così come non è un caso che gli interni della fiction tv cinese “The China Story” siano stati girati proprio a Prato. Sempre Alessandro Benvenuti, nel suo film “A ovest di Paperino”, cita nel titolo la piccola frazione pratese, dove in realtà sono state girate solo poche scene dell’esilarante commedia anni ’70.

Berlinguer ti voglio bene
Berlinguer ti voglio bene

Prato ha dato i natali a comici apprezzati dal grande pubblico, come Francesco Nuti e Roberto Benigni, che hanno più volte citato nelle pellicole la loro amata città. Roberto Benigni, premio Oscar per il film “La vita è bella”, agli inizi della propria carriera è stato un eccezionale cantore, nei suoi show teatrali e televisivi, della periferia pratese, in particolare di Vergaio. Ed è proprio nell’hinterland pratese che è stato girato il film che lo ha visto protagonista, “Berlinguer ti voglio bene”, diretto da Giuseppe Bertolucci, regista che ha firmato anche il film “Tutto Benigni”. Francesco Nuti ha ambientato a Prato film di grande popolarità, come “Caruso Pascoski di padre polacco” e “Il signor quindici palle”, mentre come attore, diretto da Maurizio Ponzi in “Madonna che silenzio c’è stasera”, ha interpretato un giovane che girovaga per Prato alla ricerca di un lavoro, una volta liberatosi dalle ossessive preoccupazioni della madre. E pratesi sono anche altri protagonisti del cinema e della televisione, di ieri e di oggi, come il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi, che ha presentato lo scorso dicembre “Tutti x 1 – 1 x tutti” – sequel de “Moschettieri del re, la penultima missione” – il film più visto di sempre sulla piattaforma Sky Cinema; e ancora Clara Calamai, Pamela Villoresi, Francesco Ciampi.

Villa medicea di Poggio a Caiano
Villa medicea di Poggio a Caiano
Nel parterre dei grandi maestri che hanno realizzato film a Prato, ci sono anche Paolo e Vittorio Taviani, che hanno scelto la villa medicea di Poggio a Caiano per il film “Le affinità elettive” e Mario Monicelli, che ha ambientato in location pratesi, nella zona di Villa del Palco, alcune scene di “Amici Miei Atto III”. Prato è stata anche di recente la location della serie tv, targata Rai, “Pezzi Unici”, di Cinzia Th Torrini, che ha visto protagonisti Giorgio Panariello e Sergio Castellitto, dove è stata ricostruita una strada dell’Oltrarno fiorentino, sede di botteghe storiche artigianali. A Prato inoltre, dal 2017, c’è un’importante novità: la presenza in città di Manifatture Digitali Cinema, un’infrastruttura a supporto di chi sceglie la Toscana come set, dove hanno già fatto tappa i film “Se son rose”, di Leonardo Pieraccioni, “Forse è solo mal di mare”, di Simona de Simone, che ha visto protagonista Maria Grazia Cucinotta e “Glassboy”, di Samuele Rossi, film per ragazzi pluripremiato in Italia e all’estero. Sempre nella sede di Manifatture Digitali Cinema Prato è al lavoro il regista Enzo D’Alò, che qui realizzerà il suo prossimo film d’animazione. E già si parla di realizzare a Prato un teatro di posa in Vr e in Real Time, che farà della città un polo d’attrazione per produzioni italiane e internazionali.
 
Articolo a cura di Elisabetta Vagaggini