Alcuni prodotti agroalimentari di qualità della Toscana hanno ottenuto un importante riconoscimento a livello europeo che li distingue da altri grazie ai marchi DOP (denominazione di origine protetta) o IGP (indicazione geografica protetta). Entrambi i marchi consentono al consumatore di conoscere con certezza l'origine e le caratteristiche del cibo che acquistano e allo stesso tempo rappresentano una garanzia per i produttori stessi, poiché servono a differenziare i prodotti da possibili imitazioni.
Stando al regolamento europeo, con il termine DOP si indicano gli alimenti la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in un’area geografica determinata e le cui qualità o caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico e ai suoi fattori intrinseci naturali e umani. Il marchio IGP contraddistingue quei prodotti agricoli e alimentari la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono in un’area geografica determinata e le cui qualità, la reputazione o un’altra caratteristica possono essere attribuite all’origine geografica.
Sono 32 i prodotti alimentari in Toscana contrassegnati dalle etichette europee IGP e DOP.
Qui l'elenco completo:
Castagna del Monte Amiata IGP: frutto fresco o essiccato, è una castagna dolce e delicata proveniente dai terreni vulcanici dell'Amiata. Le castagne, bollite o arrostite, si sposano perfettamente con vini dolci; possono essere essiccate e macinate per la farina che serve a cucinare il castagnaccio e la polenta di castagne.
Farina di neccio della Garfagnana DOP: in Garfagnana la coltivazione dei castagni avviene già a partire dal 1000 d.C. La pianta, infatti, viene spesso definita localmente come "albero del pane". La farina di neccio della Garfagnana DOP viene usata per preparati dolci o salati.
Farina di castagna della Lunigiana DOP: la farina di castagne della Lunigiana ha una consistenza molto fine e un colore avorio. Tra i prodotti tradizionali della Lunigiana preparati con la farina di castagne troviamo il pane (marocca), le frittelle e le caratteristiche "lasagne bastarde".
Marrone del Mugello IGP: la denominazione è riservata ai marroni freschi, ai frutti essiccati e alla farina. Il marrone del Mugello IGP è molto dolce, si sbuccia facilmente, ottimo per i prelibati marron glacé, e non è eccessivamente farinoso. Presenta un lieve sapore di vaniglia e il profumo ricorda quello delle nocciole o del pane fresco.
Marrone di Caprese Michelangelo DOP: frutto fresco o essiccato, puoi riconoscere questo tradizionale "marrone" grazie alla sua forma ellittica, al suo profumo unico e al sapore dolce. Proprio per le sue caratteristiche, è eccellente glassato o bollito con il finocchio.
Zafferano di San Gimignano DOP: questo zafferano è estremamente puro perché lavorato a mano, fiore per fiore. È coltivato secondo metodi biologici. Piccola curiosità: ci vogliono ben 150.000 fiori per ottenere 1 kg di zafferano!
Ricciarelli di Siena IGP: i ricciarelli sono dei dolcetti a base di mandorla, morbidi ed estremamente dolci a forma di losanga ovalizzata, quasi una "barca", ricoperti di zucchero a velo.
Panforte di Siena IGP:il panforte è un tradizionale dolce natalizio, più o meno basso, compatto, composto da miele, noci, mandorle, spezie e canditi e ricoperto da un mix di profumate spezie o di zucchero a velo per la versione dedicata alla Regina “Margherita”.
Cantucci Toscani IGP: i cantucci, o cantuccini, sono biscotti dalla forma oblunga molto popolari della Toscana. Sono fatti con farina, uova, burro, zucchero, miele e mandorle dolci naturali intere, sono serviti tradizionalmente come dessert con un bicchiere di Vinsanto.
Pecorino Romano DOP: è un formaggio a pasta dura, prodotto con latte di pecora proveniente esclusivamente da allevamenti della zona di produzione (Lazio, Sardegna e la zona di Grosseto in Toscana).
Pecorino Toscano DOP: è il tipico formaggio della tradizione casearia della Toscana. Il suo sapore unico e delicato racconta una storia antica che va dagli Etruschi ai giorni nostri. L’areale produttivo comprende anche alcuni comuni confinanti, 11 del Lazio e 2 dell'Umbria.
Pecorino delle Balze Volterrane: il Pecorino delle Balze Volterrane è un formaggio molto speciale prodotto con latte crudo di pecora e caglio vegetale proveniente da fiori di cardo. Può essere fresco, semi stagionato o stagionato ed è prodotto esclusivamente nel territorio che comprende Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi.
Finocchiona IGP: è un salume morbido e profumato prodotto con tagli di carne di alta qualità e condito con semi o fiori di finocchio e pepe. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando i semi di finocchio selvatico venivano usati come alternativa economica al costoso pepe. Si dice che anche Machiavelli fosse particolarmente ghiotto della Finocchiona.
Mortadella di Bologna IGP: è la tipica mortadella italiana, dal colore rosa e dal profumo intenso, leggermente piccante. È prodotta in Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana, Trento, Marche, Lazio e Lombardia.
Mortadella di Prato IGP: un tradizionale insaccato dell'area pratese. La sua particolarità deriva dalla speziatura e dall'aggiunta di un liquore dal gusto antico: l'alkermes, usato solo per i dolci (ad esempio per le "pesche di Prato"). La mortadella di Prato trova ottima per gli aperitivi o ricette tradizionali quali il “sedano alla pratese”).
Prosciutto Toscano DOP: il Prosciutto Toscano è prodotto solo da carne fresca di prima qualità ottenuta nel territorio di sei regioni del centro e nord Italia, tra cui la Toscana. Il Prosciutto Toscano, dopo una lunga stagionatura, presenta un gusto delicato, giusta sapidità, fragranza derivata dagli aromi.
Lardo di Colonnata IGP: questo pregiato e fragrante alimento è prodotto con lardo di maiale stagionato nelle conche di marmo di Carrara nel paese di Colonnata. Strati di strutto si alternano a pepe, sale, salvia e rosmarino. Da pasto dei cavatori a leccornia conosciuta in tutto il mondo.
Salamini italiani alla cacciatora DOP: sono prodotti di salumeria realizzati in tutta la Toscana e in tutto il centro e nord Italia. Sono conosciuti come "cacciatori" o "cacciatorini" e sono generalmente compatti e di colore rosso rubino.
Olio extravergine di oliva Toscano IGP: l'olio extravergine di oliva toscano, viene ottenuto in ogni fase produttiva, (produzione delle olive, estrazione dell'olio e confezionamento) esclusivamente nel territorio della regione Toscana. Per essere definito IGP, inoltre, deve possedere una serie di parametri chimici, fisici ed organolettici che ne definiscono il suo rinomato sapore e le qualità.
Olio extravergine di oliva Chianti Classico DOP: la zona di produzione corrisponde a quella delimitata per il territorio del vino Chianti Classico. Il colore di questo olio può variare dal verde intenso al verde con sfumature dorate; ha un aroma fruttato e un sapore leggermente amaro e decisamente piccante.
Olio extravergine di oliva Terre di Siena DOP: l'olio delle Terre di Siena è prodotto con olive provenienti da diverse varietà: Frantoio, Correggiolo, Moraiolo e Leccino che crescono nei territori collinari di Siena, con esclusione della zona di produzione del vino Chianti Classico. Il colore di questo olio può variare da verde a giallo. Il sapore ha alcune note amare e piccante.
Olio extravergine di oliva Lucca DOP: la zona di produzione è un distretto geografico ben definito che comprende comuni della Lucchesia, della Versilia e della Garfagnana. Ha un sapore fruttato, con note pungenti e amare.
Olio extravergine di oliva Seggiano DOP: è ottenuto esclusivamente da oliveti coltivati sulle pendici del monte Amiata che contengono almeno l'85% della cultivar olivastra seggianese. Presenta un colore dal verde all'oro; l'odore ricorda quello dell'oliva, con note erbacee e frutta bianca; il sapore è pulito con note che ne ripropongono i profumi, amaro e piccante in armonia.
Farro della Garfagnana IGP: perfetto e salutare per tutte le tue insalate estive e le zuppe invernali! Il farro è un cereale veramente antico: era il piatto preferito dai romani che lo utilizzavano per nutrire le loro legioni.
Fagiolo di Sorana IGP: può essere piccolo e dalla buccia sottile, in questo caso si chiama Piattellino, oppure più grande e rosso, definito Antico Rosso. Il fagiolo di Sorana IGP è gustoso e facile da digerire, viene coltivato con metodo biologico sulle colline di Pescia (nella zona di Pistoia), dove gli agricoltori hanno tramandato questa coltivazione di generazione in generazione.
Fungo Borgottaro IGP: i funghi di Borgotaro vengono coltivati nella zona di Parma e, in Toscana, a Pontremoli e Zeri.
Miele della Lunigiana DOP: il miele della Lunigiana è stato il primo in Italia ad ottenere lo status DOP dall'Unione Europea e ha anche la certificazione biologica. La denominazione DOP per il miele della Lunigiana è riservata a due tipi: miele di acacia e miele di castagno.
Pane Toscano DOP: il Pane Toscano DOP è ottenuto dalla panificazione di farina di frumento tenero toscano, di tipo "0" che mantiene durante la macerazione il germe di grano, ormai scomparso nelle farine comuni, lievito naturale ed acqua, senza aggiunta d'additivi. Tra le caratteristiche che lo rendono unico c'è anche quella di essere completamente privo di sale.
Cinta Senese DOP: la carne fresca di Cinta Senese DOP è ottenuta da una particolare razza di suino allevata in Toscana e caratterizzata da un mantello scuro e dalla cintura (cinta) di pelo chiaro che avvolge il centro del corpo e che si alimenta prevalentemente al pascolo. Carni eccezionalmente gustose, ottime anche per la tipica salumeria di tradizione toscana.
Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP: questo nome viene utilizzato per indicare le carni fresche ottenute da tre razze di bovini: Chianina, Marchigiana e Romagnola. Il bestiame viene tradizionalmente allevato in piccole aziende agricole, spesso in aree marginali dell’Appennino del centro Italia, allo stato brado o semibrado, sfruttando la rusticità di queste razze, favorendo produzioni di grande qualità.
Agnello del Centro Italia IGP: è la carne fresca ottenuta da agnelli di età inferiore ai 12 mesi, appartenenti a razze ovine locali tipiche del centro Italia. La zona di produzione interessa principalmente le regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. Gli animali sono tenuti al pascolo dopo lo svezzamento e, in alcuni casi, viene attuata la transumanza alla ricerca di pascoli verdi alternando in inverno le aree di pianura costiere ai pascoli appenninici in estate.
Ciliegia di Lari IGP è un frutto tipico che nasce nella campagna pisana: grazie al sapore dolce e alle sue caratteristiche organolettiche uniche, è amata e conosciuta in tutta la Toscana.
La ciliegia di Lari IGP vanta una storia molto antica: alcuni documenti testimoniano la presenza di tale frutto già a partire dal Cinquecento.
Il frutto ha polpa da poco consistente a consistente e croccante, con buccia lucente di colore rosso brillante o rosso scuro.
Esistono diverse varietà locali che arricchiscono l’offerta e la caratterizzano ulteriormente.