Fonte di bellezza, armonia e creatività, la natura ha sempre ispirato il pensiero e le preghiere di San Francesco, trovando la sublimazione nella sua opera magna il Cantico delle Creature. I territori che passo dopo passo si attraversano e si apprezzano mettendosi in cammino lungo la Via di Francesco in Toscana sono ricchi di borghi storici e importanti opere artistiche, ma soprattutto sono ricchi di paesaggi di rara bellezza che accolgono habitat naturali di particolare pregio, per questo elevati a riserve naturali o parchi nazionali che ne tutelano la preziosa biodiversità e rilevanza paesaggistica.
Un patrimonio forestale tra i più suggestivi di tutta l'Italia, il parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna si trova al confine con l’Emilia-Romagna e accoglie perle religiose come il monastero ed eremo di Camaldoli che cinge con le sue splendide foreste di faggi e abeti bianchi e il santuario della Verna, dove Francesco ricevette le stimmate.
Pervasa da silenzio e spiritualità, la Foresta di Vallombrosa ricopre di maestosi boschi le pendici sud del massiccio del Pratomagno, nel Valdarno Superiore. Riserva naturale statale biogenetica che ospita l'albero più alto d'Italia, la foresta fu creata e governata nello scorrere dei secoli dai monaci della suggestiva Abbazia di Vallombrosa che viene abbracciata con fascino incontaminato e spiritualità dalle sacre chiome delle faggete e abetine.
Negli splendidi dintorni del borgo di Badia Tedalda al confine fra Toscana, Marche ed Emilia-Romagna, crinali boscosi, speroni di roccia e pendici solcate da torrenti, cascate e sorgenti, ritmano i meravigliosi paesaggi dell' Alpe della Luna. Una riserva naturale che deve il suo nome a una particolare formazione rocciosa a forma di mezzaluna, la spettacolare Ripa della Luna.
Nell'Alta Valtiberina toscana ma a pochi Km da Città di Castello in Umbria, 1.500 ettari di paesaggi aspri e spettacolari segnano l'orizzonte, i Monti Rognosi. Rilievi montuosi che si estendono a nord ovest del borgo di Anghiari, sono famosi per la loro peculiarità geologica di essere formati quasi interamente da ofiolite, dal greco roccia del serpente, rocce di colore verde scuro e nere ricche del minerale serpentino, sulle quali vegetano specie floristiche rare ed endemiche.
Un imponente masso calcareo dalla cima piatta si fa spazio tra i rilievi dell'Appennino tosco romagnolo tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Il Sasso di Simone domina il paesaggio che lo circonda ritmato da boschi, pascoli, calanchi e splendidi borghi storici e assieme al fratello minore, il Simoncello, altro enorme sasso calcareo, costituisce il parco naturale. Anticamente fu sede di un ambizioso quanto utopico progetto concepito dai Medici, la Città del Sole, disegno che fallì in breve tempo.
Fra le colline dell'Aretino sorge adagiato su un dolce rilievo l'antico monastero di Sargiano, ex convento francescano. Un'oasi di pace e preghiera circondata da magnifiche chiome di querce, il Bosco di Sargiano. Delimitato dalle mura del complesso monastico, 9 ettari di rigoglioso verde che ospita numerose specie vegetazionali e faunistiche.