Se amate la moda la Toscana è il posto che fa per voi, non solo per la possibilità di fare shopping di marche prestigiose negli outlet o di scovare pezzi unici nelle botteghe artigiane, ma anche perché sono tantissimi i musei toscani dedicati alla moda e ai grandi brand che hanno segnato la storia dello stile italiano.
A Firenze, all’interno di Palazzo Pitti, si trova un museo dedicato alla storia della moda italiana: il Museo della Moda e del Costume. Qui si possono ammirare splendide collezioni di costumi e accessori, dal Settecento ai giorni nostri, per un totale di oltre 6mila pezzi. Accanto a vere rarità - gli abiti funebri di Cosimo I de' Medici e di sua moglie o gli abiti di scena di Eleonora Duse - il museo conserva creazioni di celebri stilisti italiani, come Valentino e Armani.
Restiamo a Firenze, più di preciso in Piazza della Signoria, dove nel trecentesco Palazzo della Mercanzia si visita il Museo Gucci, inaugurato nel 2011 in occasione dei 90 anni di vita della maison. Uno spazio espositivo multi-sensoriale di quasi 2mila metri quadrati, meglio conosciuto come Gucci Garden, nel quale viene ripercorsa la storia della casa di moda fiorentina attraverso le sue creazioni più famose e iconiche: dagli accessori da viaggio alle borse, dalle campagne pubblicitarie agli abiti da sera indossati da attrici quali Naomi Watts o Hilary Swank.
Un’altro splendido edifico fiorentino, il medievale Palazzo Spini Ferroni, ospita il Museo Salvatore Ferragamo, museo aziendale dedicato alla storia del calzolaio e stilista e alla maison da lui fondata, in un connubio unico al mondo tra moda, arte e design. In mostra a rotazione gli oltre 10mila modelli di scarpe dell’archivio permanente, come la celebre "zeppa di sughero" brevettata nel 1936 o i modelli creati su misure per le dive di Hollywood: le decolletè con tacchi a spillo per Marylin Monroe, il modello a punta morbida per Greta Garbo e le ballerine elegantissime per Audrey Hepburn.
Il Museo del Tessuto di Prato è l’omaggio della città alla sua secolare tradizione tessile e uno dei più importanti spazi espositivi al mondo tra quelli dedicati all'arte e tencologia tessile. In mostra tessuti antichissimi, come frammenti precolombiani dal Perù, ma anche creazioni di artisti come Henry Moore e Giò Ponti. La collezione comprende splendidi tessuti etnici da tutto il mondo, dall’India alla Cina, dal Giappone all’Indonesia. L’edificio stesso che ospira il museo è eccezionale: l'ottocentesca “Cimatoria Campolmi”, una delle fabbriche più antiche del territorio.
A San Giuliano Terme, nelle sale di Villa Roncioni, la Fondazione Cerratelli mette in mostra una impressionante collezione di costumi teatrali e cinematografici, 30mila abiti che ripercorrono la storia del costume di scena in Italia. Qui si possono ammirare tra gli altri gli abiti di scena di alcuni dei capolavori cinematograifici di Zeffirelli, inclusi quelli di "Romeo e Giulietta" che valsero a Danilo Donati un Premio Oscar, e i vestiti di "Camera con vista" di James Ivory.
Il museo aziendale della Gori & Zucchi, ad Arezzo, è il primo in Italia interamente dedicato all'oreficeria ed è stato creato per preservare la memoria storica di questa antica arte. La collezione permanente conta oltre 2000 oggetti appartenenti all'ultimo secolo, espressione di diversi momenti storici e sociali; il percorso espositivo comprende anche vecchi macchinari e tutta una serie di disegni e progetti orafi originali.
Il Museo dell’Arte della Lana si trova nel piccolo borgo di Stia, in Casentino. Il museo è ospitato nell’antico complesso del Lanificio, esempio di archeologia industriale che è stato recuperato ed è oggi un centro di diffusione della cultura tessile e del territorio. Il percorso espositivo raccoglie foto d'epoca, campionari di tessuto, oggetti legati all'attività del vecchio lanificio e una sezione dedicata al tipico Panno di Casentino.