Natura, cultura, patrimonio artistico e storico. Città antiche che conservano opere d'arte e architettura uniche al mondo, ma anche piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato e un paesaggio armonioso, plasmato dalla mano rispettosa dell'uomo, tra viti che ricoprono colline e filari di cipressi.
La Toscana è una terra speciale, un vero museo a cielo aperto dove il passato va a braccetto con il presente e crea un connubio impossibile da ammirare altrove.
Per questo l'UNESCO ha inserito otto meraviglie della Toscana nella lista del Patrimonio Mondiale.
Porto dell'antica Roma, Repubblica Marinara, città di grandissima importanza nella storia del Mediterraneo.
La sua Piazza dei Miracoli, teatro degli esperimenti di Galileo Galilei, rappresenta la perfezione architettonica dello stile Romanico Pisano, un abbinamento di motivi classici, paleocristiani, lombardi e orientali. I monumenti che qui si affacciano, il Duomo, la celebre Torre pendente, il Battistero e il Camposanto, sono di una bellezza e di un candore che lasciano senza fiato. Il complesso monumentale è uno dei più iconici e visitati della Toscana.
Siena rappresenta uno degli archetipi di città medievale per eccellenza. Il suo aspetto gotico acquisito tra il XII ed il XV secolo è stato preservato e valorizzato negli anni, arricchendosi del prezioso contributo di Duccio di Buoninsegna, dei fratelli Lorenzetti e di Simone Martini.
Tanti sono i luoghi da visitare, a partire dalla celebre Piazza del Campo con la sua forma a conchiglia su cui svettano Torre del Mangia e Palazzo Pubblico, fino al Duomo, con il suo pavimento a commessi marmorei e le opere d’arte di Michelangelo, Nicola Pisano, Donatello. Inoltre il Santa Maria della Scala, il più antico ospedale al mondo, nato sull’antica Via Francigena, raccoglie testimonianze di mille anni di storia.
Esiste anche una Siena sotterranea, quella dei "bottini", oggi divenuti il Museo dell'Acqua.
Nel 2013 12 ville e i 2 giardini Medicei (Boboli e Pratolino) sono stati dichiarati Patrimonio Unesco. Costituiscono un ideale della residenza principesca e un'importante testimonianza dell’influenza esercitata dalla famiglia Medici sulla cultura europea moderna, in particolare attraverso il mecenatismo delle arti.
Tra le ville più belle c'è quella di Poggio a Caiano. Voluta da Lorenzo de' Medici, fu realizzata da Giuliano da Sangallo e contiene la favolosa Sala di Leone X, nella quale è preservato un rilevante ciclo di affreschi del Cinquecento, a opera di Pontormo, Andrea del Sarto, Franciabigio e Alessandro Allori.
Un'altra villa di pregio è la Ferdinanda ad Artimino, chiamata anche "la villa dei cento camini". Questa iperbole stava a indicare c'era un camino per ogni stanza, e le stanze erano davvero tante.
Realizzata dal Buontalenti, sembra quasi una fortezza, con i suoi bastioni angolari e una scala imponente. Il tutto circondato da una splendida campagna.
Tutte le ville sono degne di nota ma difficilmente vedrete una sala da ballo come quella della Petraia. Il suo cortile fu trasformato in salone affrescato con una copertura in vetro e ferro, e dal lucernaio scende giù un grande lampadario che sembra uscito da una favola.
All'esterno i giardini sono divisi su 3 livelli e dal più alto si ha una vista unica su Firenze.
L’ottava meraviglia, proclamata sito UNESCO nel 2021 come parte del sito seriale transnazionale “The Great Spa Towns of Europe”, è Montecatini. Rappresentativa dell’importante fenomeno termale europeo attivo dal 1700 fino agli anni Trenta del Novecento, con i suoi storici stabilimenti termali e i suoi gioielli di architettura liberty.
Montecatini nel corso del tempo ha attirato l'attenzione di intellettuali e artisti come Verdi, Puccini e Leoncavallo e rappresenta la materializzazione sia del concetto di "grande spa" sia del "paesaggio termale": la sua architettura monumentale è incentrata su 4 fonti (Rinfresco, Tettuccio, Regina e Leopoldina) ed è circondata da parchi e giardini in cui passeggiare piacevolmente.
Il sito seriale riconosciuto dall'UNESCO comprende altre 10 città termali tra cui Spa (Belgio), Vichy (Francia) e Bath (Regno Unito). Nonostante le differenze e le peculiarità di ogni singola città, sono tutte accomunate dall'essersi sviluppate in prossimità di fonti, facendo da modello di organizzazione spaziale volto alle funzioni curative, terapeutiche, ricreative e sociali.
Infine, oltre agli 8 siti principali c’è una piccola parte di territorio toscano anche nel sito naturale UNESCO dedicato alle faggete antiche e primordiali (Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe): le faggete vetuste del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, straordinario esempio di foreste non antropizzate.