Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è una delle aree boschive più grandi d’Europa e un vero paradiso per gli amanti della montagna e della natura incontaminata. Quest’area protetta a a cavallo tra la Toscana e l'Emilia Romagna si può visitare a piedi, in bici o a cavallo, percorrendo una rete escursionista che si estende per 650 chilometri.
Ecco i luoghi che meritano assolutamente una visita.
Partiamo dalle suggestive Cascate dell’Acquacheta, che compiono un balzo di oltre 70 metri e sono descritte anche da Dante nell’Inferno, raggiungibili con un’escursione di due ore, mentre il borgo di Castagno d'Andrea, immerso in uno spettacolare bosco di castagni secolari, coltivati per la produzione di marroni, è la base ideale per escursioni al Falterona e Falco e Monte Acuto.
Tra i borghi da scoprire anche Badia Prataglia, dove si trova la Pieve di Santa Maria Assunta, unico resto di un’abbazia dell’anno Mille: da qui si raggiunge facilmente la riserva naturale di Sassofratino con le sue faggete antichissime.
Da non perdere il Monte Penna, un punto panoramico incredibile sulla foresta della Lama e su gran parte delle valli che scendono verso la Romagna: lo spettacolo dalla cima del monte è uno dei più suggestivi di tutto l’Appennino, con le foreste secolari che si estendono a perdita d’occhio.
Molto particolare il Lago degli Idoli, il più importante sito archeologico del Casentino, che si trova sulla cima del Monte Falterona a poche centinaia di metri dalle sorgenti del fiume Arno: quest’area era considerata sacra dagli Etruschi, che gettavano nel lago le loro offerte votive.
Per finire sempre dentro il Parco non può mancare una visita al Monastero e all’Eremo di Camaldoli, dove sin dall’anno Mille vivono i monaci che per secoli si sono presi cura delle foreste sacre, ma anche allo splendido Santuario della Verna, famoso per essere il luogo in cui san Francesco d'Assisi avrebbe ricevuto le stigmate.
Per informazioni: parcoforestecasentinesi.it