Via Lante è una delle strade principali di Vicopisano, ed è sempre stata una delle zone più popolose del Borgo. Fino a pochi decenni fa la strada si presentava ancora ricca di botteghe di alimentari ed altri generi di commercio, alternate alle case di abitazione, poi con i cambiamenti imposti dal progresso queste attività sono quasi del tutto scomparse. La presenza delle botteghe riproponeva quello che la strada, un tempo chiamata di "Borgo Maggiore", era sempre stata anche nel Medioevo: uno dei centri attivi del Paese, una zona in cui si alternavano botteghe e case di abitazione, un pò più piccole e modeste rispetto alle tipologie rappresentate dal Palazzo Pretorio e dalla Vecchia Posta, ma pure sempre caratterizzate da una ricercatezza di particolari e dal riproporsi dei medesimi schemi costruttivi basati sui pilastri portanti in verrucano e dai mensoloni marcapiano.
Borgo Maggiore prendeva inizio dalla Porta Costantina, che si affacciava sulla attuale piazza Cavalca, proprio all'imboccatura di Via Lante e, seguendo la base del colle, proseguiva sino alla zona di Porta ad Arno, dove dovevano essere concentrate le attività legate al porto fluviale. Per la sua posizione intermedia fra la zona del Mercato (che si apriva dinnanzi alla Porta Costantina) e la zona del porto fluviale, fu una direttrice di sviluppo urbanistico assai precoce, facilitata anche dall'essere in piano.
Le case ed i palazzi in una prima fase dovettero essere esterni alla cinta muraria, (ne fa fede il toponimo Borgo), successivamente in un periodo imprecisato ma probabilmente nel XIII sec., anche questa zona fu inclusa all'interno delle mura, venendo a far parte del castello di Vico. Il punto mediano della strada è rappresentato dalla Torre dell'Orologio di cui abbiamo ampiamente trattato nella sezione relativa alle torri; la torre funge anche da spartiacque tra due zone che probabilmente ebbero due tempi diversi di costruzione: la prima compresa fra la porta Costantina e la Torre e la seconda che parete dalla Torre e prosegue sino all'attuale Viale Brunelleschi.
Nella prima zona sono concentrate costruzioni di carattere più antico di cui, nonostante le massicce modifiche successive, ancora si scorgono le struttura del XII secolo sotto gli intonaci. Gli edifici medievali rintracciabili in questa zona sono assimilabili a quello di Viale Brunelleschi. Sembrerebbe inoltre che in questa zona non ci fosse traccia di torri, essendo tutti gli edifici medievali più simili alle domus. Nella seconda sezione della strada, nonostante si incontrino anche edifici del XII sec., comincia a prevalere un edilizia in laterizio, che cominciò a prendere piede con il XIII sec.. Alle mensole orizzontali in verrucano cominciano a sostituirsi gli archi di scarico a pien centro in mattoni. Una caratteristica dei mattoni degli archi è di essere decorata con motivi geometrici, tali tipologie di mattoni si ritrovano anche in città assai grandi come Pisa e Lucca, segno di una notevole vitalità di Vicopisano in quel periodo.
Inoltre anche le torri che si possono vedere in questa parte di via Lante sono in parte in verrucano (soprattutto la base) mentre la parte alta è costruita in laterizio. Un'altra caratteristica di questa via è quella di essere il punto di sbocco di numerosi "chiassi", ovverosia le ripide stradine pavimentate in pietra che collegavano il Borgo Maggiore con la parte alta del Castello. Alcune di queste stradine sbucano direttamente tra le case altre invece, quando la casa le scavalca, sono sormontate da volte bottate e creano scorci suggestivi. Molti di questi collegamenti sono stati restaurati e ripavimentati in pietra verrucana.