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Oliveti nella valle del Sambre

Una passeggiata tra gli oliveti

Idee per una giornata di trekking nella campagna fiesolana

Mi piace camminare. E da quando vivo in Toscana mi piace andare in cerca di sentieri facili, vicino casa, in modo da dovermi spostare il meno possibile con la macchina. Ho scoperto che subito fuori Firenze ci sono moltissime possibilità, basta comprare una cartina dei sentieri. Qualche ora lontano dalla confusione e dal traffico della città, passeggiando tra i boschi e ascoltando il silenzio della natura, mi rimette al mondo. Anche la stagione fredda fornisce atmosfere e paesaggi che vale la pena di sperimentare, sono belli, in questo periodo, più che i boschi, i campi, i vigneti e gli oliveti, quei luoghi dove la terra sta riposando in attesa dell’esplosione di vita che si verificherà in primavera.

Nella valle del Sambre, a partire dalla chiesetta di Santa Maria ad Ontignano si diramano dei sentieri che fanno risalire il fiume. Subito ci lasciamo alle spalle le case e ci addentriamo nella campagna seguendo il sentiero del CAI n. 8.

Chiesa di Santa Maria ad Ontignano
Chiesa di Santa Maria ad Ontignano

Dopo un po’ arriviamo ad un casale dove ci vengono incontro due cagnolini che ci fanno feste e scodinzolano intorno a noi e poi tornano dalla padroncina che li richiama per giocare. Sono Scheggia e Virgola, la bimba ce li presenta. Questa è Casa Fioravanti, immersa negli uliveti, lungo i sentieri percorsi da chissà quanti pellegrini, tanto che c’è un fontanino d’acqua potabile “a disposizione del viandante”. Il percorso non è particolarmente difficile, si cammina bene anche quando ci inoltriamo nel bosco che ammanta la valle e la boscaglia non è troppo fitta. Gli unici rumori che sentiamo sono il cinguettio degli uccelli e il fruscio dell’acqua che scorre.

Di lì a poco infatti troviamo il Mulino del Sambre (ora è una casa privata). Ci bagniamo le mani alla cascatella del torrente, sentiamo il bisogno di toccare l’acqua che scorre: è freschissima! Da questo punto noi siamo tornati indietro, ma il sentiero prosegue salendo sui colli, dove si trovano i resti di una tomba etrusca. Gli Etruschi frequentavano molto questa zona e questo torrente, soprattutto per il culto dei morti.

Scarpe da trekking, abbigliamento comodo, un po’ di viveri nello zaino e tanta voglia di camminare: è questo quello che serve per scoprire una Toscana diversa dalle città d’arte, ma ugualmente bella.

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