Avete voglia di una pausa dalla vita quotidiana? Mettetevi in viaggio tra le località della Val di Lima, principale affluente del Serchio che scende velocemente dall'Appennino con cascate e rapide: un paradiso per gli appassionati di rafting, i quali possono inbarcarsi al ponte sospeso di Mammiano o al ponte di Casabasciana, e venir giù in corsa fino al ponte Serraglio.
Dalla terrazza del Bernabò si gode una bella vista di Bagni di Lucca. La lima scorre in mezzo alle case e alle vecchie cartiere ai tre nuclei del paese: Ponte a Serraglio segnato dal bel ponte ottocentesco, Villa sull'antica Corsena centro elegante delle ville e giardini storici e Bagni Caldi centro termale. Nelle vie del centro si passeggia tra le architetture eclettiche di residenze di ogni tipo: Villa Fiori, Villa Reale, Villa Ada, Villa Reali dei Baciocchi e l'ospedale Demidoff voluto dal principe russo cultore delle cure termali. Le acque piovane filtrano nelle rocce e li rimangono imprigionate per anni prima che la forte pressione le faccia sgorgare, riscaldate ed arricchite di minerali, limpide ed inodori e calde.
Non molto lontano, a Borgo a Mozzano, merita una sosta il Ponte della Maddalena, famoso non solo per la sua architettura ma anche per la leggenda che lo vede protagonista.
Poco distante da Bagni di Lucca, nei pressi del paese di Cocciglia, si incontrano delle gole di pietra calcarea scavate nella roccia. Qui scorre il torrente Lima, le cui acque aumentano allo sciogliersi dei nevai. Quando i nevai si sciolgono e le acque si gonfiano, vortici spaventosi colpiscono le pietre della gola in forme tormentate che si vedono scendendo il piccolo sentiero in prossimità del ponte.
Sulla riva destra della Lima si raccolgono piccoli e grandi edifici sacri. Della primitiva chiesa di San Cassiano in Controne, dell'VIII secolo, rimane solo il campanile al quale nel 1907 fu affiancata la nuova costruzione. Nel ritmo pacato della facciata sono intagliati decori fortemente simbolici di nastri, pesci, fiori, serpenti e la giostra dei lupi inferociti sotto i quali sta Mosè in preghiera. E poi la Pieve altomedievale di Corsena, la chiesa di San Gimignano, con un'unica navata, San Giovanni di Controne con due facciate, Santa Maria Assunta a Palleggio e a Pian degli Scalchi l'Oraotio di Santa Maria della Quercia con belle cantorie in legno.
I torrenti Mariana e Ribellino scendono impetuosi dai contrafforti appenninici portando con sè grossi massi e uniti nel torrente Pelago corrono nello stretto canyon scavato in migliaia di anni tra pareti ripide di calacare profondamente inciso dal lavoro instancabile e vigoroso dell'acqua. L'Orrido di Botri si può risalire solo d'estate quando la temperatura dell'acqua e la portata ridotta lo consentono. Accompagnati da guide si procede in uno scenario degno d'avventura tra spruzzi d'acqua e vegetazione lussureggiante.