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La vista di Anghiari
Photo © David Butali
Photo © David Butali

Valtiberina Toscana: 7 foto per innamorarsene

Un viaggio fotografico nei borghi e nei panorami più belli del territorio

Si dice che un’immagine valga più di mille parole e noi ne abbiamo selezionate 7 per farvi innamorare della Valtiberina Toscana. Pronti ad esplorare questa terra di grandi artisti? Partiamo!

Indice
  • 1.
    Sansepolcro
  • 2.
    Anghiari
  • 3.
    Badia Tedalda
  • 4.
    Sestino
  • 5.
    Caprese Michelangelo
  • 6.
    Monterchi
  • 7.
    Pieve Santo Stefano
1.

Sansepolcro

Veduta di Sansepolcro
Veduta di Sansepolcro - Credit: Thomas Kroeckertskothen

È la città natale di Piero della Francesca, che qui ha lasciato alcuni dei suoi più affascinanti capolavori come l’affresco de La Resurrezione conservata al Museo Civico. San Sepolcro si ritrova spesso nelle opere dell’artista, esaltandone la bellezza, ancora oggi intatta.

Il centro storico è infatti un vero e proprio gioiello, ancora delimitato dalla cerchia muraria realizzata da Bernardo Buontalenti, che racchiude inaspettate meraviglie come l’Aboca Museum e il Museo della Vetrata Antica.

1.

Anghiari

Anghiari di notte
Anghiari di notte - Credit: Thomas Kroeckertskothen

Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Anghiari domina la Valle del Tevere. Vista la sua posizione strategica fu teatro dell’importante Battaglia di Anghiari, avvenuta nella piana sottostante il 29 giugno 1440, quando le truppe fiorentine presero il controllo della città sconfiggendo quelle milanesi.

La battaglia fu celebrata anche da Leonardo da Vinci col leggendario affresco di Palazzo Vecchio oggi perduto, ma di cui possiamo approfondire la storia nel Museo dedicato alla Battaglia.

1.

Badia Tedalda

Dintorni di Badia Tedalda
Dintorni di Badia Tedalda - Credit: Fabrizio Darmanin

Badia Tedalda è un grazioso borgo di montagna al confine tra Toscana, Marche e Romagna, immerso nella natura incontaminata della Riserva Naturale dell’Alpe della Luna. I fitti boschi di faggi sono attraversati da molti sentieri, ma anche dalle tracce della storia. 

Qui infatti passava la Linea Gotica, come ci ricordano i dieci itinerari dedicati alla memoria del Parco Storico della Linea Gotica, percorribili a piedi e in bici. 

1.

Sestino

Riserva Naturale Sasso di Simone
Riserva Naturale Sasso di Simone - Credit: Fabrizio Darmanin

Sestino è una terra di confine antichissima, come ci raccontano le tante tracce della sua lunga storia, in parte raccolte nell’Antiquarium Nazionale. È infatti chiamata anche la “città romana” per le numerose testimonianze rimaste dell’epoca. 

Per gli amanti della natura da non perdere la Riserva Naturale Sasso di Simone, che prende il nome dall’enorme blocco di roccia calcarea di 1200 metri di altitudine legato anticamente a culti pagani. 

1.

Caprese Michelangelo

Caprese Michelangelo
Caprese Michelangelo

Caprese Michalengelo è il luogo dove il 6 marzo 1475 nacque il grande genio del Rinascimento Michelangelo Buonarroti. È possibile visitare il Museo Casa Natale, che propone una suggestiva collezione di calchi in gesso delle sue più importanti opere scultoree.

Meritano una visita anche la bella Rocca medioevale del X secolo, l’antica Abbazia camaldolese di Tifi e la piccola Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano.

1.

Monterchi

Monterchi
Monterchi

Situato a due passi dal confine con l’Umbria, il paese di Monterchi è una tappa fondamentale per ripercorrere le orme di Piero della Francesca. Qui si trova la struggente Madonna del Parto, affresco dipinto tra il 1455 e il 1465 nella chiesa di Santa Maria a Momentana, e oggi spostato in un omonimo museo, creato appositamente per la sua conservazione. 

Un giro per le strette strade del borgo è d’obbligo, così come una visita al particolare ed unico Museo delle bilance, tra le più importanti d’Europa.

1.

Pieve Santo Stefano

Eremo di Cerbaiolo
Eremo di Cerbaiolo - Credit: Toscana Promozione Turistica

Noto come la Città del Diario, Pieve Santo Stefano è un piccolo borgo medievale nell’alta valle del Tevere ad un passo dall’Umbria e dalla Romagna. Abitato fin dall’antichità, nel Rinascimento visse il suo massimo splendore grazie a Lorenzo il Magnifico che arricchì la città con importanti opere d’arte dei Della Robbia, come Gesù e la samaritana al pozzo all’interno del Palazzo comunale, oltre ad opere di Piero della Francesca e del Ghirlandaio. 

Purtroppo molte di queste andarono distrutte nella terribile alluvione del 1855, così come sono andati distrutti la maggior parte degli edifici storici del paese a causa dei pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Ciò nonostante Pieve Santo Stefano ha coltivato la propria memoria e quella degli altri grazie all’Archivio Diaristico Nazionale. Nato nel 1984 da un’idea del giornalista e scrittore Saverio Tutino per raccogliere diari, memorie ed epistolari, oggi conta più di 10.000 lasciti degli autori stessi o delle loro famiglie, di cui parte sono esposti nel Piccolo museo del diario.

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