La città delle statue stele conservate nell'imponente Castello del Piagnaro, oppure la città dei librai (per la lunga tradizione che dà vita al Premio Bancarella dal 1953): parliamo di Pontremoli, la città della Lunigiana che impreziosisce il nord della Toscana con testimonianze storiche e culturali.
Si tratta di una Toscana diversa da quella che ti aspetti, senza colline di cipressi ma piuttosto con un paesaggio di altorilievi collinari bagnati dal fiume Magra. Il nome di Pontremoli, infatti, richiama quello di un ponte, che oggi non esiste più.
Seguono 5 consigli per vivere la città al massimo.
Chi ama il trekking può giungere a Pontremoli passeggiando su un cammino storico, caro ai viandanti medievali.
La città è situata proprio lungo la Via Francigena e la si raggiunge dal Passo della Cisa, attraversando la “porta della Toscana". Da Pontremoli parte la tappa 23 che giunge ad Aulla dove puoi visitare la Chiesa di San Caprasio, protettore dei pellegrini in viaggio.
Dopo aver fatto un giro nel centro storico puoi fermarti al Caffè degli Svizzeri dei F.lli Aichta, nella centralissima piazza della Repubblica. Dall’Ottocento l’antica pasticceria conserva le ricette antiche della famiglia Steckli, in particolare sono famosissimi gli “amor” (dolcino caratteristico costituito da due cialde farcite da una gustosa crema) e la “spongata” (realizzata con frutta secca, canditi, cacao e spezie).
Chi invece preferisce un aperitivo è invitato a sorseggiare il "Bianco Oro", un drink alcolico e fresco dalla ricetta segreta, servito in un'ampia coppa di spumante, al Bar Luciano, a pochi passi dal Duomo.
Forse avrete sentito dire che su Pontremoli aleggiano storie legate a spiriti maligni e lupi mannari. Ci sono dei tour guidati che vi portano nel mondo di queste leggende suggestive.
Un’altra particolare testimonianza che ci è pervenuta dal passato è la serie di antichissime statue stele antropomorfe ritrovate in Lunigiana. Se vi interessa l'archeologia è doveroso passare dal Museo delle Statue Stele Lunigianesi ospitato nel Castello del Piagnaro e vederle da vicino.
Che sia a pranzo o a cena, durante una visita a Pontremoli bisogna assaggiare almeno due prodotti speciali: i testaroli e la torta di erbe.
I testaroli sono un primo piatto. Vengono preparati versando un impasto simile alle crêpes su un testo di ghisa rovente. Successivamente vengono immersi in acqua bollente e cuociono in pochissimi minuti. Una volta scolati sono pronti per essere conditi con olio extravergine d’oliva, pecorino o parmigiano, oppure con un delicato pesto di basilico.
La torta di erbe - detta anche torta d'erbi - è una torta salata preparata con erbe spontanee e verdure di stagione, amalgamate con ricotta, pecorino, uova e pane grattugiato. Il ripieno viene adagiato su una pasta sfoglia sottile, cotta in forno o meglio ancora dentro i testi per essere fedeli alla tradizione.
Nel freddo dell'inverno, a gennaio, Pontremoli celebra un'antica tradizione con due grandi eventi legati al fuoco: la disfida dei falò. Si tratta di una competizione in cui vince il fuoco più grande e ritenuto migliore tra due immense cataste di legno infuocato, il Falò di San Nicolò (il 17) e il Falò di San Geminiano (il 31).
In giro per la Lunigiana troverete anche altri eventi che ripercorrono le tradizioni locali.