Il Casentino è una terra che ha affascinato da sempre viaggiatori e curiosi e rappresenta un luogo ricco di suggestioni.
Offre degli scorci unici che sembrano essere usciti da affreschi rinascimentali, natura incontaminata e paesi incantevoli. Qui le vette appenniniche si coprono di neve d’inverno e le rovine di antichi castelli ci ricordano epoche tumultuose. La valle riserva sorprese che vanno ben oltre le bellezze architettoniche; forti ancora le tradizioni toscane più antiche, valorizzate da una popolazione locale consapevole del valore del proprio passato.
La bellezza, le storie e persino l’essenza di questi luoghi si ritrovano, nelle parole di alcuni poeti e letterati illustri.
Dante ebbe un forte legame con il Casentino. Qui passò vari anni del suo esilio da Firenze, infatti molti luoghi di questa valle sono citati nella sua opera maestra “La Divina Commedia”. Dante ci parla del Casentino descrivendolo sia nell’Inferno (Canto XXX) che nel Purgatorio (Canto V). Come molti grandi autori e pensatori rimase incredulo nel vedere paesaggio idilliaci fatti da verdi colli e ruscelli. Infatti nel XXX Canto dell’Inferno descrive la discesa dei “ruscelletti” che scendono dalle colline per raggiungere il fiume Arno.
L’Archiano e le sue rive sono citate nel V canto del Purgatorio quando, Bonconte da Montefeltro, morì nel punto di confluenza dell’Archiano in Arno. Si dice, inoltre che il “padre della lingua italiana” scrisse il XXXIII canto dell’Inferno mentre fu ospite dei Conti Guidi nella residenza del Castello di Poppi, opera maestosa che sovrasta l’intera vallata.
D’Annunzio, ospite dei conti di Romena nell’estate del 1902 scrisse il terzo libro delle Laudi: Alcyone. In particolare, nella poesia “I Tributarii”, descrive il panorama che ha davanti dove la bellezza e la pace regnano sovrane.
Nel 1910 Dino Campana arrivando in Casentino per un pellegrinaggio da Marradi alla Verna descrisse nei Canti Orfici le tappe del viaggio e nella poesia Ritorno parlò di questa Valle come scrigno dell’essenzialità della natura e del rapporto antico e profondo dell’uomo con questa.
Il forte legame di Dante con il Casentino non è sfuggito ad Emma Perodi che lo ha ricordato nei suoi racconti. Le novelle della nonna. Fiabe fantastiche sono una raccolta di quarantacinque storie inserite dentro una cornice narrativa ambientata nella fine dell'Ottocento nel Casentino. Proprio a questa autrice è dedicato Il Parco letterario nato con una convenzione tra i Parchi Letterari Italiani, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Centro Creativo Casentino, con i comuni di Bibbiena, Pratovecchio, Stia, Poppi, Chiusi della Verna, Castel S. Niccolò, Ortignano Raggiolo, volto a valorizzare la figura della scrittrice, giornalista, pedagogista, donna d’avanguardia di fine 800.
Da qualche Bibbiena ospita il Festival del Libro per Ragazzi, un viaggio nel mondo della letteratura contemporanea, con uno sguardo attento ai giovani lettori e scrittori. L'edizione del 2024, dal 19 febbraio al 10 marzo, si intitola “Narrare la Generazione 2.0: scoperte letterarie dei giovani d’oggi”.
Il festival si svolge in più luoghi del territorio come la Galleria fotografica di Bibbiena, la Biblioteca Giovannini, il Museo Archeologico del Casentino e Soci con i suoi auditorium e cinema.
Il programma dell'evento è disponibile sul canale Facebook del Festival.