Viaggio nel gusto: il pane di Prato

Il pane di Prato è l'orgoglio della città e ovviamente anche dei fornai che lo producono, numerosi sia nel centro storico che in campagna. Il pane di Prato era già nel Cinquecento sui banchi del mercato fiorentino e i cronisti dell'epoca lo definivano "genere di gran pregio".

Le forme che vengono sfornate nelle ore antelucane sono adatte a varie esigenze: il cazzottino è per colazioni e merende robuste, bello, profumato ed imbottito d'affettato, magari proprio con la gustosa mortadella di Prato IGP; il filone sembra fatto apposta per essere tagliato a fette ricoperto di golose marmellate, oppure condito con olio e sale, il famoso pan con l'olio, merenda adorata dai bambini che, fra una corsa e l'altra, tornavano a casa per un attimo, per fare rifornimento e poi ritornare a giocare. Non c'era tempo allora per abbrustolire il pane e allora la fettunta (abbrustolita, agliata, oliata, salata e pepata) era riservata alla comodità della tavola.