Affreschi di Santa Maria della Scala - Credit:
Jim Forest
Lo
Spedale di Santa Maria della Scala, potentissima istituzione economica, dopo la grande impresa degli affreschi del Pellegrinaio (in cui episodi di vita ospedaliera erano stati illustrati da Domenico di Bartolo), vide l’intervento del Vecchietta che dipinse l’intero ambiente della Sagrestia Grande con Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, oltre che del Beccafumi, nella giovanile Visitazione.
Poco lontano la
Pinacoteca Nazionale è una sorta di enciclopedia della cultura figurativa senese, dove tutti i protagonisti sono illustrati con ampiezza di opere di altissima qualità: due grandi saloni accolgono le opere di
Francesco di Giorgio, Matteo di Giovanni, Neroccio di Bartolomeo e le grandi pala d’altare del Vecchietta, di Benvenuto di Giovanni, di Girolamo di Benvenuto, di Francesco di Giorgio, del Beccafumi.
Alla figura del signore di Siena Pandolfo Petrucci è legato uno dei monumenti religiosi più significativi della città, la Basilica dell’Osservanza, fondata da San Bernardino e scelta da Pandolfo come luogo della sua sepoltura. Nella sagrestia, da lui progettata, furono allestiti l’elegante coro ligneo intagliato da Antonio Barili e il gruppo scultoreo in terracotta policromata plasmato da Giacomo Cozzarelli, capolavoro della statuaria senese tardorinascimentale.