Dagli alberi monumentali alla via dei pellegrini
![Casentino la verna Casentino la verna](/shared/make/immagini/carlo-gabrielli-casentino-la-verna-2018-10-24-10-48-15-_dsc5354-mod-copia-2_0kA.jpg?__scale=w:1920,h:1000,t:2,q:85)
Itinerario molto impegnativo, forse il più impegnativo di tutto il Parco Nazionale. In particolare il tratto che dalla località Serra porta al passo omonimo percorre un'antica mulattiera (circa 3 km) sconnessa e non ciclabile, con lunghi tratti da farsi bici a mano. Sconsigliata quindi l’e-bike per il peso da spingere in questo tratto.
Appena usciti dal paese di Badia Prataglia (consigliata la visita all’antica Abbazia e alla sua cripta) prendiamo a destra lungo la SP val di Corezzo, seguendo le indicazioni per La Verna e Rimbocchi.
Proseguiamo per poco più di tre chilometri sino ad imboccare un altro bivio a destra, direzione Frassineta, a cui giungiamo accolti dalla sua bella chiesa in pietra. Dopo questo tratto sostanzialmente in quota, la strada diventa sterrata ed inizia a salire, superando cento metri di dislivello per poi tuffarsi in picchiata sino al fondovalle della val Corezzo, nel paese di Rimbocchi. Superiamo il paese e prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Serra – Biforco.
Il percorso segue una carrareccia che taglia i primi cinque tornanti della strada: chi volesse risparmiare energie per la salita successiva può quindi optare per seguire l’asfalto. Dopo 1,6 km dall’inizio della salita prendiamo a sinistra in direzione Serra, ultima borgata che raggiungiamo in altri tre chilometri. Qui finisce la strada e inizia (siamo a quota 800 m) la carrareccia che diventerà sempre più impegnativa e sconnessa, tanto da costringere, con ogni probabilità, a scendere e spingere la bici a mano sino alla quota di 1110 m di passo Serra.
Il più è fatto: il percorso continua rimanendo sostanzialmente in quota, bordeggiando il confine tosco-emiliano sino al passo dei Mandrioli. Al passo il sentiero inizia a scendere e dopo meno di due chilometri incrociamo la strada da cui siamo partiti che prendiamo svoltando a destra per l’ultimo tratto che ci riporta a Badia Prataglia.
L'interesse storico è notevole poiché si tratta della via percorsa un tempo dai pellegrini diretti a La Verna e poi a Roma e il percorso vale senz'altro la pena di uno sforzo supplementare, anche per via della bellezza dell'ambiente, tra prati e faggete. Del resto, alberi monumentali - dagli ippocastani di Frassineta fino al sorbo e al cerro di Podere Fatucchio - costellano l'intero percorso.