Gran tour della geotermia e dei parchi in Val di Cecina
Partiamo da Pomarance in direzione Larderello, e dopo circa 6 km incontriamo un sentiero che scende: da qui, in poco tempo, arriviamo agli antichi Bagni di San Michele alle Formiche, sito termale già frequentato in età romana, oggi abbandonato. Continuando il cammino e percorrendo un tratto di carrareccia – che poi affianca un vapordotto – giungiamo ad un’area di sosta, dalla quale si può arrivare a piedi, in pochi minuti, al punto panoramico del Poggio della Marruca.
Prima di salire sopra Montecerboli, con breve deviazione, è possibile visitare il piccolo borgo medievale. Continuando il percorso, invece, entriamo in un bel bosco di pini e macchia mediterranea: ampi panorami ci accmpagnano, da un lato, spaziando verso Larderello fino ai rilievi senesi, dall’altro verso la Valle del Secolo, fino alla foresta della Riserva Naturale di Monterufoli – Caselli.
Pedalando in discesa, giungiamo poi alla nuova centrale di Montecerboli, con contemporanea visione della storica centrale di Larderello, la prima dell’era geotermoelettrica toscana. Dopo aver guadato il torrente Secolo, continuiamo fra boschi e pascoli fino ad incrociare la strada provinciale verso Serrazzano, antico borgo fortificato forse di origine romana, ai confini della Val di Cecina. Passato Serrazzano, dopo poco, lasciamo la provinciale prendendo la sterrata che si immerge nella riserva naturale della Foresta di Monterufoli. Siamo qui in un ambiente selvaggio, dove le testimonianze dell’intervento dell’uomo si intravedono, prima nel tessuto agro-pastorale, poi nelle tracce delle passate attività estrattive.
Continuando la pedalata nel cuore della foresta, risaliamo la valle dell’Adio, con spettacolari vedute verso il fondo valle e la gola fra i borghi fortificati di Micciano e Libbiano. La rupe di Micciano si staglia maestosa sul crinale: con una breve rampa si può salire sull’apice del borgo, qui si gode una vista panoramica su tutto il territorio, dagli Appennini al mare.
L’ultimo tratto dell’itinerario, da Micciano a Pomarance, ci riserva ancora grandi emozioni, per le ampie viste della variegata campagna e dei fondovalle dell’Adio e del Trossa. A Pomarance, infine, si può dedicare una visita al centro storico medievale e alla “via dei signori” con gli interessanti Casa museo di Palazzo Bicocchi e la Mostra permanente Guerrieri ed Artigiani.